“Desideriamo la pace. Diamole volti, i nostri”. È questa la frase che accompagnerà la ventunesima edizione della Cena di Santa Lucia (il prossimo 4 dicembre, alle 20, alla Fiera di Padova, ospite speciale il pianista Paolo Jannacci, che proporrà anche alcuni dei brani più celebri del padre Enzo), un appuntamento di solidarietà che per Padova e per il Veneto è diventato ormai una tradizione consolidata.
L’iniziativa è nata alla fine degli anni ’80 sotto una “tenda”, allestita da un gruppo di volontari all’uscita di un supermercato nella periferia di Milano per raccogliere fondi a favore di amici che lavoravano con AVSI in diversi Paesi nel sud del mondo. AVSI è un’organizzazione non profit che realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in 40 Paesi, inclusa l’Italia. In questi anni le iniziative legate alla Campagna Tende sono cresciute e si sono moltiplicate: oggi vengono organizzati eventi su tutto il territorio nazionale e all’estero. Vent’anni fa un gruppo di amici ideò a Padova un appuntamento di solidarietà che nel tempo è poi cresciuto, e che dal 2002 a oggi è riuscito a raccogliere circa oltre due milioni di euro, andati a sostegno di progetti internazionali di sviluppo, realizzati nei vari continenti da AVSI, l’associazione volontari per lo sviluppo internazionale, Ong che opera dal 1972.
Nacque l’idea di fare una cena di beneficienza, si era a ridosso del 13 dicembre, e da qui la dedica a Santa Lucia. Un’iniziativa che fu immediatamente accolta da decine, centinaia di imprenditori, professionisti e amici. Il carattere distintivo di un gesto così semplice di convivialità, caratterizzato dalla creazione dei famosi tavoli della cena, è stato fin dai primi anni il sentirsi partecipi di qualcosa di più grande, come la rete di opere e progetti realizzati da AVSI.
“Quest’anno – sostengono gli organizzatori -, in un periodo in cui uomini e donne di tante parti del mondo vivono con l’incubo di guerre sanguinose, il tema della raccolta fondi di AVSI è: Desideriamo la pace. La nostra campagna tende, una campagna annuale popolare di sensibilizzazione e di raccolta fondi, sceglie di restare sul tema della pace perché è avvertita da tutti noi come un’urgenza, come un desiderio presente costantemente nelle nostre giornate, pervasivo almeno quanto può esserlo la paura della guerra”.
La Cena di Santa Lucia fin dalle origini ha rappresentato un momento in cui si possono incontrare fatti, storie e vicende che interrogano la vita di ognuno. Lo testimonia la grande risposta: in breve si sono superate le mille adesioni. Nel 2010 prese vita l’Associazione Santa Lucia per la cooperazione e lo sviluppo tra i popoli onlus, per dare continuità al sostegno di tante iniziative e progetti promossi dall’evento natalizio. L’associazione si prefigge di promuovere, sostenere, sia direttamente che indirettamente, in Italia e all’Estero, attività di cooperazione, formazione, promozione, costituzione e gestione di opere educative, assistenziali, caritative e di volontariato a favore delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo e in economia di transizione e di tutti i Paesi nei quali si manifestino situazioni di grave bisogno o di stati di emergenza. I progetti che l’associazione sostiene riguardano interventi sulla salute, l’educazione scolastica, la formazione e l’avviamento al lavoro. Promuove attività educative e culturali per la sensibilizzazione ai temi nell’ambito del territorio veneto.
Solidarietà, dunque, ma non solo. In vent’anni la Cena è diventata per Padova, ma anche per tutto il nordest, un momento di condivisione, un’occasione per superare ideologie e ostacoli. Ai tavoli della Cena si riuniscono politici e amministratori di segno diverso, imprenditori spesso frammentati sotto sigle diverse di rappresentanza e altrettanto spesso con interessi divergenti, intellettuali di credi distanti, tutti però vicini nel sottoscrivere la misericordia verso i più poveri del mondo.
Durante le edizioni, affollatissime di partecipanti e di ospiti (spesso si sono superati i mille presenti, realizzate ogni volta grazie al lavoro di oltre 300 volontari, tra studenti degli istituti alberghieri con i loro insegnanti, chef di grido con le loro brigate, e professionisti di vari settori), sono stati raccolti fondi per oltre 115 progetti, devoluti in Italia e in ogni parte del mondo.
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