Il cenone di Natale 2024 costerà molto di più rispetto a quello che le famiglie hanno speso nel 2023 e negli anni precedenti. Un maggior rincaro per i prodotti ittici, che nonostante tutto sembrano essere i preferiti per il 24 e il 25 dicembre.

A darne le stime è l’associazione Coldiretti, che ha previsto che sul 71% delle tavole degli italiani – tra la vigilia e il Natale – ci sarà del pesce. Resta comunque la difficoltà di reperire alcune tipologie di prodotti come ad esempio le vongole (per via della stagione e del granchio blu).



Cenone di Natale 2024: quali prodotti costano di più?

Sia la Rete d’Imprese Italmercati che Bmti (Borsa Merci Telematica Italiana), hanno evidenziato per il cenone di Natale 2024 i prodotti ittici con il maggior rincaro.

Il primo pesce ad  essere costar molto di più è il polpo, a novembre è salito a 25€ al chilo rispetto ai precedenti 14€/kg. Sale anche il prezzo del calamaro a 30€ al kg, rispetto ai precedenti 18€/kg. Infine – seppur lievemente – il prezzo delle vongole continua a salire, ora si è passati a 17,50€ al chilogrammo rispetto ai 16,50€.



Si verificano dei rialzi anche su spigole e orate, i cui prezzi – per i rispettivi prodotti – salgono a oltre 13€ e 15€ al chilogrammi. Ma non si tratta soltanto di prodotti ittici locali ma anche provenienti dall’estero, tra cui il salmone norvegese e il baccalà.

Sempre secondo Coldiretti il maggior picco si registra nei periodi di festa, tra San Silvestro e la Vigilia, con un pro capite annuo di 30 chilogrammi.

Per evitare uno spreco alimentare gli esperti suggeriscono di utilizzare gli avanzi per poter trovare e cucinare una ricetta come quelle suggerite da Coldiretti, come ad esempio il calamaro ripieno, la spigola ripiena di broccolo romano in crosta, al capitone alla brace in salsa.