SCADENZA TASSE IRPEF AL 31 LUGLIO, LA PROPOSTA DELLA LEGA: “RINVIO, BASTA FISCO NEMICO”

Stoppare l’odiosa scadenza del fisco pre-feriedomani, lunedì 31 luglio, giorno in cui i contribuenti italiani dovranno effettuare il primo versamento delle tasse, tanto per le imposte Irpef con maggioranza ordinaria che la nuova frazionata. Oltre domani, i pagamenti saranno effettuati con il carico delle sanzioni. Come noto infatti l’ultimo giorno di luglio è giornata di scadenza per le tasse di una doppia platea di italiani: sia le persone fisiche senza partita Iva esclusi dalla proroga, sia le partiti Iva (anche a regime forfettario e dei minimi) e tutti coloro per i quali la scadenza di pagamento era fissata al 20 luglio.



Al momento il Governo ha previsto una deroga fino al 21 agosto per i soli contribuenti delle aree alluvionate dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana: la proposta della Lega è ribadita in un comunicato di Massimo Bitonci (sottosegretario al ministero delle Imprese e Made in Italy) e Alberto Gusmeroli (presidente della commissione Attività produtttive, Commercio e Turismo alla Camera e responsabile Unità Fisco della Lega), «richiesta di proroga per tutti i contribuenti oltre a quella per i territori colpiti da calamità naturali, alluvioni e incendi a tre giorni dalla scadenza». Secondo il Carroccio diventa necessario spostare tutti i versamenti almeno al 21 agosto 2023 come già avvenuto in passato e in linea con l’ordine del giorno già approvato tre settimane fa su proposta della Lega nella Delega per la Riforma Fiscale: «in futuro i termini dei versamenti verranno semplificati e unificati a favore di contribuenti, cittadini ed imprese», aggiungono Bitonci e Gusmeroli in vista della semplificazione al centro della proposta complessivo della Lega sul fisco. Come scriveva lo stesso deputato del Carroccio su Twitter solo due giorni fa, «LA COMPLICAZIONE DURA A MORIRE! Il fisco deve essere “meno nemico” e per questo provvedimenti come questi, non previsti da norme di legge, devono essere evitati», chiariva Gusmeroli.



CENTEMERO (LEGA) SPIEGA LA RIFORMA FISCALE: “EVASIONE NON CONVERRÀ, INCENTIVI MEGLIO DELLE SANZIONI”

Dalla semplificazione alla pace fiscale, dal ridurre le norme fino a comportare una elasticità nella riscossione delle tasse: di questo e molto altro discute oggi Giulio Centemero, deputato della Lega e capogruppo in commissione Finanze a Montecitorio, intervistato da “Il Tempo”. Il tesoriere del Carroccio elenca gli obiettivi principali appena approvati nella delega fiscale alla Camera, ora in Senato per l’ultimo passaggio: «rendere il fisco “conveniente” rispetto all’evasione, innestando il concetto che sistemi semplici a bassa tassazione rendano preferibile essere in regola piuttosto che nel rischio del sommerso».



Il progetto di riforma sulla riscossione delle tasse presentata dalla Lega punta alla semplificazione per un fisco più “snello” e coinvolge l’intero comparto del Centrodestra, FI e FdI compresi: «Nel testo vengono riprese numerose nostre proposte, a cominciare dall’eliminazione delle microtasse i cui costi di gestione sono paradossalmente più alti rispetto all’introito che generano per lo Stato. C’è poi il tema di riconoscere lo Statuto del contribuente quale legge generale tributaria. Abbiamo realizzato l’accorpamento delle scadenze in un unico giorno del mese, e l’estensione agli affitti commerciali della cedolare secca, così come il riordino dei tributi locali e la semplificazione degli adempimenti». Secondo quanto sottolineato da Centemero, vi sono nel testo anche la neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali come pure il federalismo fiscale attuato e il superamento dell’IRAP; le polemiche non mancano da sinistra ma secondo il deputato leghista «In 50 anni l’approccio punitivo è sempre stato controproducente. È ora di cambiarlo. Con l’adempimento collaborativo per persone fisiche appena introdotto si incentivano il rientro dei capitali che altrimenti rimarrebbero all’estero e la trasparenza». Non ci sarà alcun condono, come già chiarito da Salvini e dal sottosegretario al MEF Federico Freni: «Una forma di adempimento collaborativo venne introdotta nel 2015 dal governo Renzi. Mi pare davvero strano che la sinistra contesti un principio sostenuto proprio da un loro governo». Secondo Centemero, sul tema delle sanzioni è convinzione del Centrodestra liberale che siano sempre più utili «gli incentivi rispetto alle punizioni. Questo principio divide chi è liberale, come noi, da chi invece è statalista».

Ultimo capitolo affrontato dal tesoriere della Lega al “Tempo” è la sua ultima proposta di legge presentata alla Camera (approvato, in prima lettura) sulle startup e le Piccole Medie Imprese: «aumentare la platea di possibili investitori in imprese innovative, siano essi persone fisiche, consentendo per esempio la trasformazione in credito di imposta delle detrazioni dedicate per gli incapienti, o semplificando la burocrazia per i fondi di investimento specializzati». Una legge quella di Centemero volta a mantenere le future generazioni il più possibile in Italia: «Questa norma, insieme ad altre misure come l’allargamento della norma per il rientro dei cervelli che feci approvare nel 2018, va nella direzione di attrarre e mantenere risorse finanziarie e i talenti nel nostro Paese. Desideriamo facilitare l’accesso di tutti coloro vogliano realizzare un progetto, rimanendo in Italia, alle risorse necessarie, senza dover cercare fondi o normative favorevoli in altre geografie».