Gian Marco Centinaio senza mezzi termini contro il premier Conte nel corso del suo intervento al Senato. L’esponente della Lega non ha fatto sconti al giurista ed ha esordito partendo da un tema a lui caro, da ex ministro, ovvero l’agricoltura. Attualmente la delega è nelle mani del presidente del Consiglio dopo le dimissioni di Teresa Bellanova: «Le chiediamo se ha intenzione di fare il ministro a tempo pieno o a tempo perso».
Centinaio ha poi proseguito: «Abbiamo ascoltato il suo intervento e siamo senza parole, perchè buona parte l’ha passata a parlare di legge elettorale e modifica del regolamento parlamentare. In questi mesi ha tolto il potere legislativo alle aule, abbiamo paura che ci tolga la prerogativa di poter lavorare. Vogliamo evitare che lei prenda come esempio quei Paesi che sono esempio della sua maggioranza, penso alla Cina e al Venezuela».
CENTINAIO: “CONTE COME ARTURO BRACHETTI”
Poi un attacco frontale al premier: «Lei mi è sembrato una sorta di Arturo Brachetti della politica, quell’illusionista che si cambia abiti alla velocità della luce. Ascoltando il suo intervento alla Camera, mi è venuto in mente la pubblicità dei Playmobil: un omino lo potevi trasformare in tanti personaggi. Un premier per tutte le stagioni, liberale ma socialista, Quota 100 sì e poi no, la Tav sì, no, forse. Prima fan di Trump e poi fan di Biden. Lei detiene il record del trasformismo, nemmeno Crispi e Depretis».
Gian Marco Centinaio ha poi lanciato un messaggio all’intero Governo: «Signori, dovete andare a casa, il vostro tempo è finito. Avete detto che questo Governo era nato per evitare l’aumento dell’Iva: l’aumento dell’Iva l’avete evitato, ora andate a casa. Ma perché siete ancora lì? La realtà non era l’aumento dell’Iva: non bisognava permettere di fare votare gli italiani per non fare vincere a Salvini».