Centri estivi aperti dal 15 giugno 2020: l’annuncio è arrivato dal ministro Bonetti dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico. Come spiegato dall’esponente di Italia Viva, il Governo ha stanziato 185 milioni di euro – «l’investimento più alto di sempre nel settore» – e c’è una novità in più: la data fissata è il 15 giugno, ma l’ultima parola spetterà alle Regioni. I governatori potranno infatti anticipare o posticipare l’apertura in base all’andamento dei contagi, basti pensare che il Veneto è già pronto a ripartire dalla prossima settimana: «In settimana conto di emettere l’ordinanza sull’apertura dei centri estivi: vorrei riuscire ad anticiparne l’apertura fin dalla prossima settimana, anche se non sarà facile. E le linee guida sono già pronte da due settimane», le parole del governatore Luca Zaia.
CENTRI ESTIVI APERTI DAL 15 GIUGNO
Ansa spiega che le Regioni potranno decidere in autonomia il calendario, ma tutte dovranno attenersi alle linee guida dell’ultimo Dpcm fissato dal premier Giuseppe Conte. Il documento prevede un rapporto numerico tra operatori, bambini ed adolescenti. Il rapporto numerico è legato all’età: «Per i bambini dai 3 ai 5 anni ci sarà di un adulto ogni 5 bambini; dai 6 agli 11 anni, un adulto ogni 7 bambini; per gli adolescenti dai 12 ai 17 anni, un adulto ogni 10 adolescenti. Nel caso di bambini ed adolescenti con disabilità il rapporto sarà di un operatore per ogni bambino o adolescente».
Gli ingressi nei centri estivi dovranno essere scaglionati di almeno cinque-dieci minuti, mentre ingressi e uscite saranno regolate con percorsi obbligati. Un’altra novità è legata alla presenza obbligatoria di una fontana o di un lavandino nel punto di accoglienza, in alternativa è necessario utilizzare gel idroalcolico per l’igienizzazione delle mani. Ovviamente sarà prevista la verifica della temperatura corporea per bambini e per operatori, mentre le attrezzature e gli oggetti utilizzati dai bambini dovranno essere puliti minimo una volta al giorno.