L’Emilia-Romagna ha pubblicato il protocollo per la riapertura dei centri estivi dall’8 giugno per bambini e ragazzi tra 3 e 17 anni. Contiene quindi misure per la sicurezza di bambini, ragazzi ed educatori. La Regione guidata da Stefano Bonaccini ha dato il via libera al documento che poi verrà recepito da un’ordinanza. Il protocollo prevede che le attività vengano svolte preferibilmente all’aperto. Inoltre, bambini e adolescenti devono essere organizzati in piccoli gruppi, seguiti dagli stessi educatori. Non vanno quindi “mescolati” questi gruppi, le entrate e uscite vanno scaglionate e bisogna organizzare anche un triage all’ingresso. Bisogna fare poi attenzione a contatti e pulizia. La disinfezione degli ambienti e dei materiali deve essere costante. Nel protocollo dell’Emilia-Romagna non mancano delle novità. Ci sono infatti regole per gestori e indicazioni per le famiglie. Ad esempio, i genitori dovranno portare i figli ai centri estivi con orari differenziati. I punti d’accoglienza dovranno essere all’esterno dell’area o della struttura, in modo tale che gli adulti non entrino nei luoghi dove vengono svolte le attività.



CENTRI ESTIVI, IL PROTOCOLLO DELL’EMILIA ROMAGNA

Il protocollo stilato dalla Regione Emilia-Romagna per i centri estivi prevede che al triage venga chiesto all’accompagnatore se il bambino ha avuto febbre, tosse e difficoltà respiratorie, ma non è richiesto il certificato medico per la frequenza. Prima dell’accesso però è possibile eseguire il controllo della temperatura, sia per educatori che per bambini. Inoltre, sono tenuti a lavarsi le mani con acqua e sapone, o gel igienizzante, all’ingresso e all’uscita. Educatori e bambini dovranno indossare le mascherine. Sono poi previste misure specifiche per quanto riguarda le attività motorie e sportive. Potrebbe essere anche condiviso un “patto di responsabilità” reciproca in cui gestori e famiglie dichiarano di essere consapevoli dei possibili rischi di contagio legati alla frequenza dei centri estivi, ma anche delle misure di sicurezza indicate. Ci sono poi misure per lo svolgimento in sicurezza dell’esercizio fisico, in particolare dei giochi motori per i bambini tra 3 e 11 anni. Non si potranno organizzare feste di fine corso, ma le attività potranno essere documentate con dei video da consegnare poi alle famiglie.



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