200 mila persone in piazza a Roma per la manifestazione del Centrodestra contro il Governo: il trio Berlusconi-Meloni-Salvini insieme per dare un avviso di sfratto all’esecutivo giallorosso, a partire dalla prossime elezioni Regionali. Il leader di Forza Italia ha motivato la sua presenza in Piazza San Giovanni «per dire no al Governo delle tasse, delle manette, della burocrazia, del giustizialismo fuori controllo» ed ha aggiunto: «Il Centrodestra è la maggioranza naturale del Paese, solo così potremo cambiare tutta l’Italia. Siamo tutti indispensabili: Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Vinceremo tutte le prossime elezioni regionali e nazionali». Dopo il Cavaliere, accolto con una standing ovation, è stato il turno di Giorgia Meloni: «Noi difenderemo Dio, patria e famiglia: fatevene una ragione. Difenderemo l’Europa dall’islamizzazione, costruiremo un Governo che dice che l’immigrazione illegale non si può fare in Italia. Su questo non si torna indietro: se servono i muri si costruiscono, se servono blocchi si fanno». Infine, l’atteso intervento di Matteo Salvini: «In piazza San Giovanni c’è il popolo dal volto pulito contro le élite, chiuse nel palazzo alla Leopoldina e a casa Rousseau. Abbiamo qualche mese da pazientare, questo periodo ci serve per studiare e per incontrare. Possono scappare per qualche mese dalle elezioni, ma prima o poi si vota. E al governo si torna». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MANIFESTAZIONE CENTRODESTRA ROMA: “LA PIAZZA E’ DI TUTTI VOI”
Prima Berlusconi, poi la Meloni e infine Salvini: questo l’ordine di “apparizione” dei leader di Centrodestra alla manifestazione di Roma contro il Governo. Migliaia di persone radunate in piazza San Giovanni per dire no al Governo giallorosso, con il segretario federale della Lega che ha aperto l’evento sottolineando che «questa non è la piazza di Matteo, Giorgia e Silvio, ma è la piazza di tutti voi». Presenti i militanti di Casapound, con il leader Simone Di Stefano che ha ironizzato: «Siamo felici se finalmente abbiamo dato il coraggio alla Carfagna e a Brunetta di passare con Renzi». Sull’argomento è intervenuto anche Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria: «Questo è un tema che incuriosisce molto la stampa, ma statisticamente sarà una presenza piuttosto irrilevante: se qualcuno vuole venire a sciupare la giornata con braccia alzate e slogan del trapassato remoto può stare serenamente a casa sua. Nessuno ne sente il bisogno». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CENTRODESTRA, MELONI: “NO A QUESTO GOVERNO”
E’ tutto pronto per la manifestazione del Centrodestra a Roma in Piazza San Giovanni: dalle ore 15.00 Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia insieme sul palco per dire no al Governo giallorosso, o “delle quattro Sinistre” come ribattezzato da Silvio Berlusconi. L’hashtag #orgoglioitaliano è primo in tendenze su Twitter, con Matteo Salvini che ha nuovamente messo nel mirino M5s-Pd-Renzi, elogiando «gli Italiani che non si arrendono al governo delle poltrone, delle tasse e dell’invasione». Giorgia Meloni ha ricordato la raccolta firme per «quattro proposte di legge su elezione diretta del Capo dello Stato, abolizione dei senatori a vita, introduzione in Costituzione di un tetto alle tasse e gerarchia tra le leggi, con la Costituzione italiana che viene prima dell’ordinamento europeo», ribadendo che Fratelli d’Italia è in piazza per dire «no a questo Governo di persone asserragliate nel palazzo contro la volontà popolare». E, come dicevamo, ci sarà anche Silvio Berlusconi: «Vado in piazza a San Giovanni come facemmo contro Romano Prodi perché dobbiamo mandare un messaggio forte, far capire all’opinione pubblica che stanno attentando alla nostra libertà». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CENTRODESTRA IN PIAZZA CONTRO GOVERNO GIALLOROSSO
Lo aveva annunciato il giorno della nascita del Governo Conte-2: «La Lega chiama in piazza gli italiani per una grande manifestazione contro il sopruso del Governo delle sinistre». Salvini aveva fissato il 19 ottobre sul suo calendario personale e così avviene oggi nella storica piazza “della Sinistra”, ovvero Piazza San Giovanni a Roma, dove la manifestazione della Lega è diventata quella del Centrodestra tornato unito e compatto (almeno negli intenti) in vista delle tre Elezioni Regionali imminenti, Umbria, Calabria e Emilia Romagna. L’obiettivo è manifestare sì contro la Manovra di Bilancio – «un attentato contro i cittadini» – ma soprattutto rappresentare l’alternativa al «progetto genetico dell’alleanza Pd-M5s», ha ripetuto giovedì Matteo Salvini nella conferenza di appoggio a Perugia per la candidata alle Regionali Donatella Tesei. Una “photo opportunity” con il Centrodestra schierato assieme in attesa della manifestazione di oggi a San Giovanni: Meloni e Salvini da un lato, Berlusconi che a sorpresa ha risposto all’ultimo all’appello, «Vorrei avervi sabato tutti al mio fianco con i militanti e gli eletti di Forza Italia a tutti i livelli, che confluiranno a Roma con i pullman organizzati dai coordinatori regionali», ha raccontato il leader azzurro due giorni fa in Umbria. Intanto i preparativi per la grande manifestazione sono quasi del tutto pronti, con la diretta video streaming dell’intera kermesse nel centro di Roma che verrà garantita dai canali social di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia
CENTRODESTRA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA, IL NODO “CASAPOUND”
Uniti contro il Governo, ma tutt’altro che uniti nelle trame di “casa propria”: il Centrodestra che si affaccia ai nuovi appuntamenti elettorali, forte delle sole vittorie di questi ultimi mesi di Elezioni Amministrative ed Europee, ha diverse “grane” da risolvere. L’ala sovranista spinge forte per creare un fronte compatto contro l’europeismo degli avversari “giallorossi” e in questo Forza Italia con Berlusconi rimane nel “mezzo”, a rischio di consensi ai minimi con a destra Salvini-Meloni sempre più in alto nei sondaggi e a “sinistra” con l’avanzata di Matteo Renzi e Italia Viva che potrebbe rosicchiare anche i voti moderati del centro cattolico. «Dobbiamo dire agli italiani che l’attuale Governo sta mettendo a rischio la vostra libertà e che è giusto andare in piazza. Mi fischieranno quelli della Lega? Quelli della Lega potranno anche fischiarmi, ma a me non importa niente, io sono sicuro di quello che penso, e faccio quello che ritengo giusto», ha ripetuto Berlusconi nella conferenza stampa della vigilia con Meloni e Salvini. Poche parole scambiate tra di loro, l’impressione è che gli animi non siano dei più sereni specie perché ancora alla mattina della manifestazione manca un programma specifico degli interventi da Piazza San Giovanni. Ci sarà Salvini a tirare le fila ovviamente, ma dovrebbero parlare anche Meloni e Berlusconi e non è detto che ci sia il discorso dei tre leader tutti assieme. Non solo, anche il “nodo” CasaPound ha agitato e non poco gli animi nell’opinione pubblica: il gruppo di estrema destra ha detto che parteciperà alla piazza di Roma contro il Governo suscitando polemiche e critiche feroci contro il Centrodestra. Salvini ha replicato «Noi abbiamo aperto la piazza a tutti gli italiani di buona volontà, poi ovviamente la organizza la Lega e sul palco interviene chi decide la Lega. Questo giochino della piazza dei fascisti ormai fa ridere e non ci crede più nessuno».
FORZA ITALIA-CAOS, SCONTRO BERLUCONI-CARFAGNA
Meloni ha glissato sull’argomento confermando le parole di Salvini, ma è Berlusconi il più criticato per la sua adesione ad una piazza di “sovranisti” e potenziali “neo-fascisti”: alla vigilia della manifestazione di Piazza San Giovanni, il leader di Forza Italia ammette «Se sabato in piazza c’è Casapound? Non lo so e non mi interessa. C’è a rischio la libertà e se c’è questo rischio io vado dappertutto». E così dal caso “CasaPound” si arriva a quello più “delicato” che riguarda Mara Carfagna: non da oggi la vicepresidente della Camera è più vicina a tematiche e posizioni di centro-centrosinistra e il suo ruolo non va giù a tanti colonnelli di FI o agli stessi alleati Lega e Fdi. «Ritrovarsi in piazza fianco a fianco con esponenti di estrema destra, che hanno annunciato la propria presenza sabato a San Giovanni, non potrebbe che creare difficoltà in chi, come me, ha vissuto e condiviso la storia e i valori rappresentati negli ultimi 25 anni da Forza Italia. Per questo condivido le perplessità già esposte da autorevoli colleghi e l’invito rivolto al mio partito a riflettere sulla partecipazione a una manifestazione che sta assumendo una connotazione ben distante dalle nostre radici liberali, moderate, riformiste», ha spiegato ieri la Carfagna in merito alla piazza di Roma dove, evidentemente, non parteciperà. Se ci aggiungiamo l’endorsement di Matteo Renzi all’apertura della Leopolda – «La vorrei in una prossima Leopolda e le vorrei dare nel partito un ruolo da assoluta protagonista» – la situazione di Carfagna e Forza Italia è forse arrivata all’epilogo di una lunga storia costernata ultimamente da tanti incidenti di percorso.