È stata pubblicata oggi l’annuale indagine dell’Associazione Italiana dell’Industria di Marca Centromarca – che racchiude al suo interno circa 200 industrie che commercializzano prodotti di 2mila e 400 brand – sui regali di Natale che ci restituisce un quadro generale di quello che gli italiani sceglieranno di acquistare in vista delle festività con l’attenzione posta su fattori come i regali e i prodotti che verranno presentati in tavola, oltre che sulla propensione alla spesa dei consumatori.
Partendo proprio da quest’ultimo punto, è interessante notare che secondo i 1.200 intervistati da SWG per conto di Centromarca, in un periodo di fortissima riduzione del potere d’acquisto degli italiani il 65% si dice pronto ad investire – tra regali, paesi e spese personali – una cifra identica o maggiore rispetto a quella spesa nel 2023 prediligendo l’acquisto di alimenti o di prodotti di qualità (rispettivamente indicati dal 40% e dal 55% degli intervistati); mentre quel 35% che – purtroppo – dovrà spendere meno preferirò in larga parte (ovvero il 71%) ridurre la quantità acquistate, oppure tagliare su regali (63%) e addobbi (35%).
Nella lista dei regali che verranno acquistati dai rispondenti al questionario di Centromarca spiccano gli alimenti e le bevande, l’abbigliamento, i libri o giochi e i prodotti per la cura personale – indicati a vario titolo da un campione che oscilla tra il 36 e il 30% -, seguiti dagli oggetti utili per la casa (23% del campione) ed infine – contrariamente a quanto si potrebbe pensare – dall’elettronica di consumo che è stata scelta da circa 2 persone su 10.
Il peso delle marche negli acquisti degli italiani sotto Natale: l’indagine Centromarca e SWG
Centrale nell’indagine di Centromarca – poi – il capitolo dedicato a quanti acquirenti sceglieranno per questo Natale prodotti di marche e brand noti con un buon 43% di persone che si dicono pronte a sceglierle rispetto alle alternative ‘no label’ o di produttori ignoti: in particolare le marche famose saranno protagoniste del 50% degli acquisti di generi alimentari, mentre torneranno in misura leggermente minore (rispettivamente nel 48% e nel 47% dei casi) anche tra i prodotti per la casa o la cura personale; con addirittura un 65% di persone in questo campione che si dice disposta a girare più negozi pur di trovare la marca desiderata.
Indagando sulla centralità delle marche negli acquisti degli italiani, Centromarca ha scoperto che le ragioni sono legate soprattutto alla qualità dei prodotti (per addirittura il 66% degli intervistati), alla reputazione generale del brand (che torna nel 34% delle risposte), alla storia o tradizione di quel brand (al 30 per cento) ed – infine – alle scelte aziendali riguardanti il packaging o l’approccio etico e sostenibile alla produzione (entrambi al 19%).
Centromarca: “Le marche confermano la loro centralità negli acquisti degli italiani sotto Natale”
“Quando pensiamo a qualcosa di valore da mettere in tavola o da regalare – commenta alla presentazione del sondaggio il direttore di Centromarca Vittorio Cino –, immediatamente il pensiero va a una grande marca conosciuta“, confermando anche in questo Natale 2024 la loro “centralità nelle preferenze dei consumatori“: non a caso – ricorda – i prodotti branded “concentrano il 54,5% della quota di mercato grocery” con un dato che è tra i più alti d’Europa e “nettamente superiore al 23% circa delle private label“.
Andando avanti nel suo intervento, Cino ricorda che “l’incidenza dei prodotti commercializzati dalle industrie associate a Centromarca sul valore dello scontrino del supermercato è del 66%” con una positiva crescita del 12% rispetto al 2022 ed una concentrazione pubblicitaria pari al “24% degli investimenti” complessivi; contribuendo positivamente “alla dinamicità della domanda in una fase di particolare debolezza del potere d’acquisto” indebolito da “nuove tasse sui consumi, come la sugar e la plastic tax, rispetto alle quali siamo nettamente contrari“.
Dal conto suo, l’Head of Research di SWG Alessandra Dragotto ha precisato che “nonostante la riduzione del potere d’acquisto, gli italiani confermano l’importanza della spesa alimentare di qualità” anche sotto il Natale che ritorna anche negli intenti d’acquisto chi dovrà “ridurre le spese rispetto al 2023” dimostrando come “il valore attribuito ai prodotti di marca (..) sia centrale” nelle scelte d’acquisto dei consumatori in virtù di “un legame emotivo e di fiducia con i prodotti, che va oltre la semplice convenienza“.