Come riportato dal sito La Repubblica e altri sta emergendo un nuovo fenomeno di ricerca del personale, che poi tanto nuovo non è: si tratta del cosiddetto passaparola che ad altri dipendenti potrebbe fruttare anche €5000 se riuscissero a trovare la persona giusta per il posto vacante messo a disposizione dall’azienda.
Cercasi lavoratori: l’inefficienza dei Centri dell’impiego
Questo “cercasi lavoratori” costituisce il fallimento dei centri per l’impiego che proprio due giorni fa hanno ricevuto le nuove direttive dal l’Anpal per l’amministrazione gestione dei flussi di domanda è offerta gestiti dai centri per l’impiego. A decidere di dare un ricco premio in denaro a tutti i lavoratori che riescano a trovare il candidato giusto da assumere è stato Adelio Ratti, che gestisce una piccola azienda artigiana di Bergamo con 25 addetti specializzata in meccaniche di precisione.
Lavoro: le difficoltà del settore metalmeccanico
Va detto che proprio il settore metalmeccanico, riscontra da anni difficoltà di reperimento del personale. Per questo l’amministratore dell’azienda ha dichiarato ai dipendenti di voler ripagare l’eventuale aiuto ricevuto da loro concernente nella segnalazione di potenziali candidati da assumere. Al lavoratore che avesse dato la segnalazione più giusta del candidato, sarebbe dunque spettato un premio di €1000 qualora il neoassunto fosse rimasto in carica per almeno sei mesi.
Un’altra azienda metalmeccanica bergamasca, precisamente di Seriate, non riesce a trovare dipendenti oltre i 124 al libro paga. Si tratta della Clay Paky, filiale dell’azienda tedesca Osram, produttrice di fari professionali per lo spettacolo. L’azienda ha un vero e proprio tariffario del passaparola: i dipendenti sono pagati €200 lordi per ogni segnalazione di un candidato in linea con le posizioni vacanti che viene convocato per un colloquio, €2000 lordi se il candidato viene assunto, €3000 lordi se il candidato rimane in azienda anche dopo sei mesi.
Secondo gli imprenditori della bergamasca le difficoltà nel trovare personale è dovuto al fatto che nessuno le forma. Attualmente ci pensa l’azienda a formare i volenterosi, oppure si affida al fai da te per trovare operai specializzati.