E’ stato condannato a due mesi di carcere, con pena sospesa, il carabiniere Fabio Manganaro, colpevole di aver bendato Gabriel Natale Hjorth dopo il fermo. Si tratta del ragazzo ventenne americano che è accusato assieme all’amico Finnegan Lee Elder di aver ucciso Mario Cerciello Rega, vice brigadiere dei carabinieri. A emettere la sentenza, come si legge sul sito di TgCom24, è stato il giudice monocratico di Roma, ricordando i fatti accaduti al 26 luglio di quattro anni fa, 2019. Subito dopo l’arresto Hjorth venne bendato nella caserma di via in Selci a Roma, e le immagini dello stesso fermato sulla sedia fecero il giro del web provocando non poche polemiche.



L’accusa aveva chiesto una condanna a tre mesi per il carabiniere Manganaro, ma il giudice ha accolto solo in parte le richieste degli avvocati, riducendo la pena a due mesi. Il reato contestato all’imputato è quello di misura di rigore non consentita e il giudice Alfonso Sabella ha disposto anche un risarcimento di 5mila euro in favore di Hjorth. “Coprire gli occhi di un fermato è un mezzo di contenimento? Credo di no, è uno strumento non necessario di contenzione che aggrava la limitazione della libertà personale, una limitazione non consentita”, ha sottolineato il noto magistrato.



CERCIELLO, CONDANNATO CARABINIERI CHE BENDO’ NATAL HJORTH: “L’HO FATTO PERCHE’…”

Le fotografie incriminate non furono scattate da Manganaro, ma vennero diffuse in una chat e poco dopo divennero pubbliche e riprese dai giornali: senza le stesse molto probabilmente il fatto sarebbe finito nel dimenticatoio.

Manganaro si era difeso dicendo di aver bendato Natale Hjorth per evitare che il ragazzo compisse autolesionismo: “Mi sono messo a protezione di Natale – aveva spiegato – prendendo anche dei calci che arrivavano. Insieme a un collega abbiamo fatto in modo che la situazione fosse meno tesa, ma Natale continuava a essere molto nervoso, provava a divincolarsi, si muoveva in maniera repentina avanti e indietro”.