Una recente intuizione di un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (ovvero il famoso MIT), che lavorano nella divisione Koch Institute for Integrative Concer Reserch, ha portato alla creazione con una stampante 3D dei primi cerotti contenenti vaccini. Si tratta di un’importante e rivoluzionaria novità che permetterebbe di consegnare facilmente i prodotti medici anche nelle aree più povere e difficili del pianeta, abbattendo i costi di produzione e somministrazione.



I cerotti contenenti vaccini sono stati creati con un’apposita stampante, sviluppata esclusivamente per questo scopo e che rappresenta, di fatto, la tecnologia portate di questa nuova modalità di somministrazione vaccinale. La compatta stampante, infatti, potrebbe essere facilmente consegnata in ogni area del pianeta, dando il via ad una produzione di massa, e personalizzabile, di sieri somministrabili all’occorrenza. Inoltre, i cerotti contenenti vaccini riescono anche ad ovviare alla necessità, tipica della tecnologia ad mRNA, di conservare i prodotti a basse temperature, allungandone il tempo di conservazione anche in condizioni climatiche avverse.



Come funzionano i vaccini contenuti nei cerotti stampati in 3D

Un ulteriore vantaggio dei vaccini contenuti nei cerotti, spiegano ancora i ricercatori del MIT, è che rendono superflua la presenza di medici o infermieri, e di aghi e siringhe. Concretamente, infatti, una volta stampati possono essere facilmente applicati sulla pelle dei pazienti che necessitano della vaccinazione, attendendo che automaticamente il farmaco venga iniettato sotto pelle, senza neppure l’esigenza di un’osservazione medica.

Dunque, la stampante 3D per i cerotti con vaccini potrebbe essere posizionata in un qualsiasi accampamento militare, oppure in un presidio non medico. I cerotti, poi, possono essere applicati velocemente e facilmente alla popolazione, che non dovrà far altro che attendere la completa somministrazione. La tecnologia su cui si basano è, di fatto, una serie di centinaia di minuscoli aghi, intrisi dalla stessa stampante di molecole mRNA, incapsulate in nanoparticelle lipidiche. L’attuale capacità della prima stampante 3D per cerotti con vaccini e di 100 ogni 48 ore, ma con il tempo sicuramente si raggiungeranno, magari anche grazie a stampanti più grandi, produzioni molto più ampie.