Uno speciale cerotto per la febbre promette di velocizzare la misurazione della temperatura corporea e di alleggerire il carico di lavoro per gli operatori sanitari. L’idea, descritta dal quotidiano Die Presse, arriva da Vienna e risponde a uno dei grandi problemi del mondo occidentale: la carenza sempre più marcata di personale sanitario e l’invecchiamento progressivo della popolazione.



Secondo le previsioni degli scienziati austriaci, entro il 2050 saranno 650.000 le persone che avranno bisogno di un’assistenza sanitaria e di cure professionali. Solo entro il 2030 si prevede che ci sarà una carenza di 80.000-100.000 infermieri. Uno studio di Sora commissionato dal Ministero della Salute mostra che la fluttuazione del settore infermieristico è relativamente alta e che i nuovi ingressi sono aumentati, tuttavia non sono in grado di coprire la domanda. Qui entra in gioco la start-up SteadySense con sede a Seiersberg, nei pressi di Graz, che ha sviluppato un cerotto per la febbre che potrebbe far risparmiare tempo e denaro agli ospedali e alle strutture di cura. Questo speciale cerotto presenta infatti un sensore di temperatura che promette di sollevare il personale infermieristico dal compito quotidiano di misurare la temperatura corporea negli ospedali. Nel concreto, come funzionerà questo dispositivo?



Come funziona il cerotto per misurare la febbre: dati più precisi grazie a un chip

Il cerotto che misurerà automaticamente la febbre e la temperatura corporea dei pazienti ricoverati negli ospedali e nelle strutture sanitarie è dotato di un chip integrato che registra la temperatura 24 ore su 24 per un massimo di dieci giorni. Tutti questi dati così raccolti vengono registrati automaticamente in formato digitale. A oggi, il personale infermieristico rileva manualmente la temperatura dei pazienti e questa operazione non solo richiede molto tempo ma è anche soggetta a errori. Problematiche, queste, che potrebbero essere risolte da questo speciale dispositivo.



Il nuovo sistema, approvato dal 2020 dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), farebbe risparmiare a un infermiere una media di tempo giornaliero di circa 30 minuti, secondo le stime fornite dalla start-up. L’obiettivo di questo progetto pilota è studiare la correlazione tra l’aumento della temperatura e i parametri dell’infiammazione, cioè procedere al rilevamento precoce di infezioni e infiammazioni.