Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione, è intervenuto nel corso della trasmissione di La 7 “L’Aria che Tira”, commentando la notizia relativa al medico del Lazio indagato per falso in atto pubblico dalla Procura per avere prodotto certificati medici falsi, che attestavano vaccinazioni in realtà mai eseguite dai suoi pazienti e utili esclusivamente all’ottenimento del Green Pass, sfruttando una falla presente nella piattaforma sanitaria regionale. Un atto di per sé “grave” e che comporta “un reato penale”, ha evidenziato D’Amato.



Attualmente, sono in corso le indagini del caso e gli organi inquirenti stanno lavorando per addivenire all’individuazione esatta dell’accaduto. D’Amato, tuttavia, non nutre dubbi di sorta: “Nel momento in cui i fatti saranno acclarati, verranno messe in atto le predisposizioni normative e noi chiederemo la radiazione dall’ordine, che avviene nel momento in cui si contravviene alla professione medica. Si tratta di un fatto grave da un punto di vista professionale e deontologico”.



ALESSIO D’AMATO: “MEDICI NO VAX SOSPESI SENZA STIPENDIO? NEL LAZIO FENOMENO RIDOTTO”

D’Amato, nel prosieguo della sua apparizione televisiva, ha poi parlato dei medici no vax presenti nel Lazio, rimarcando come si tratti di un fenomeno decisamente contenuto: “Gli operatori sanitari sospesi senza stipendio, ad oggi, sono un centinaio, di cui una ventina sono medici. Una cifra esigua, se rapportata a una platea di oltre cinquantamila individui. Parliamo dunque di una percentuale realmente molto bassa”.

La sospensione senza emolumenti dei sanitari no vax, a detta di D’Amato, è un fatto davvero importante nei confronti di un inadempimento legislativo. Infine, un riferimento alle assunzioni e ai concorsi futuri nel ramo sanitario: “Sono molto pragmatico, cerco di dire le cose in maniera chiara. Se io venissi a dirvi che si può transitare da una società privata al servizio sanitario regionale, direi senza dubbio una cosa sbagliata. Si terrà presto un concorso per infermieri, nel quale si terrà conto dei titoli e dell’anzianità professionale accumulata dai soggetti in lizza per un posto”.