Sono oltre 591 milioni i certificati Covid digitali rilasciati in Europa. Lo fa sapere la Commissione Ue, che ha pubblicato una relazione non solo sul certificato, ma anche sulla sua attuazione in tutta l’Unione europea. Tale documento sottolinea che si è rivelato “un elemento fondamentale della risposta dell’Europa alla pandemia di Covid-19”. Questo perché il certificato Covid digitale – rilasciato dopo vaccinazione, test o guarigione dall’infezione – favorisce secondo la Commissione Uela sicurezza dei viaggi per i cittadini ed è stato essenziale per sostenere l’industria del turismo europea, duramente colpita”. Viene anche definito “un successo a livello globale”, in quanto rappresenta “uno standard globale”, infatti attualmente è l’unico sistema già operativo a livello internazionale.



Nel mondo ci sono 43 paesi collegati a questo sistema (27 Stati membri dell’Ue, 3 paesi dello Spazio economico europeo (See), la Svizzera e altri 12 paesi e territori), ma altri ne seguiranno in futuro. Ci sono infatti 60 paesi terzi che si sono rivolti alla Commissione Ue per aderire al suo sistema e sono in corso discussioni tecniche con 28 di questi. Per la Commissione Ue il successo del certificato Covid digitale dell’Ue si può anche spiegare soprattutto con questi numeri.



CERTIFICATO COVID DIGITALE: UE STANDARD GLOBALE

Anche il settore del trasporto aereo ha tratto beneficio dal certificato Covid digitale dell’Unione europea, diventato operativo proprio a ridosso del periodo di punta dei viaggi estivi. A tal proposito, l’associazione Airports Council International (ACI Europe) ha riferito che nel luglio di quest’anno il volume totale dei passeggeri è più che raddoppiato rispetto all’anno scorso, nello stesso mese. Per ACI Europe ciò è dovuto no solo all’allentamento delle restrizioni di viaggio, ma anche all’introduzione del certificato Covid digitale dell’Ue. Un parere confermato dall’indagine di Eurobarometro del Parlamento europeo: il 65% degli intervistati lo ritiene il mezzo più sicuro per la libera circolazione in Europa durante la pandemia Covid.



Il sistema del certificato Covid digitale dell’Ue ha contribuito ad attenuare gli effetti economici negativi durante la pandemia”, ha evidenziato Didier Reynders, Commissario per la Giustizia. “Oltre a ciò, il sistema dell’UE è adottato da altri paesi nel mondo, il che dimostra come l’Europa, grazie a un’azione risoluta e coordinata, possa fissare standard globali”, ha aggiunto il Commissario per il Mercato interno Thierry Breton. Infine, per Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute, non solo è “simbolo di un’Europa aperta e sicura”, ma anche strumento di progresso economico, sociale e “verso l’esercizio della libera circolazione in modo sicuro e coordinato”.