In riferimento agli affitti brevi l’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni per la compilazione della Certificazione Unica da parte degli intermediari abilitati. Ecco entro quando deve essere presentata.
Certificazione unica Affitti Brevi 2023: cos’è e come funziona
Prima di spiegare gli obblighi relativi alla Certificazione Unica, è utile sapere cosa sono gli affitti brevi: si tratta di quei contratti di locazione stipulati per una durata inferiore ai 30 giorni, ai sensi dell’articolo 4 del DL 50/2017.
A questa tipologia di locazione viene riconosciuta l’applicazione della cedolare seccatassazione alternativa a quella ordinaria è pari al 21% del canone di locazione percepito dal locatore.
Requisito indispensabile è che tali contratti siano stipulati da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di arti o professioni.
I redditi fondiari derivanti dalla sottoscrizione di contratti relativi ad affitti brevi possono essere oggetto di certificazione unica. Quest’ultima è il documento che dovrà essere inoltrato all’Agenzia delle Entrate nel rispetto di determinate tempistiche dagli intermediari abilitati.
Chi sono gli intermediari abilitati? In relazioni alla certificazione affitti brevi 2023 per intermediari abilitati si intendono le agenzie immobiliari o coloro che hanno in gestione portali telematici che si propongono di mettere in contatto coloro che da un lato sono alla ricerca di un immobile e coloro che intendono disporre del proprio immobile dandolo in affitto.
Certificazione unica Affitti Brevi 2023: chi deve presentarla, requisiti e scadenze
I redditi fondiari derivanti dalla sottoscrizione di locazioni brevi sono dunque ammessi alla certificazione unica. Il documento deve essere inviato all’Agenzia delle Entrate e il termine ultimo previsto per la presentazione è il 16 marzo 2023. Sempre entro la medesima data il soggetto abilitato dovrà altresì inoltrare la documentazione ai vari locatori degli immobili affittati per i quali è intervenuto nel pagamento del canone di locazione.
L’intermediario, per espletare l’adempimento nei confronti del Fisco potrà procedere direttamente tramite il servizio online messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate oppure tramite utilizzo di altro intermediario. A partire dal 2022 gli intermediari abilitati dovranno dare comunicazione dei dati catastali relativi all’immobile concesso in locazione.
Se in riferimento alla certificazione unica del 2022 tale indicazione era meramente facoltativa, a partire dal 2023 essa è diventata un obbligo.