Il cervello umano ha sempre meno segreti e lo si capisce da quanto avvenuto di recente, con la prima mappatura dei neuroni in alta risoluzione della zona dell’organo preposta al linguaggio, detta anche area di Broca. A spiegarlo sono i colleghi di TgCom24 attraverso il loro sito, che citano una ricerca pubblicata sulla rivista “Science Advances”, realizzata da un team internazionale di ricercatori, fra cui anche alcuni studiosi del Laboratorio europeo di spettroscopie non lineari (LENS) dell’Università di Firenze. Obiettivo dei ricercatori, creare un atlante cellulare completo della corteccia del cervello umano a livello di singola cellula.
Gli scienziati, come fatto sapere attraverso una nota, hanno utilizzato una serie di tecniche avanzate di imaging e analisi dati per ricostruire l’architettura cellulare dell’area di Broca. Si tratta di un nuovo modo per documentare e quantificare come le cellule dei neuroni sono organizzate a livello micrometrico mantenendo il riferimento spaziale macroscopico del cervello, precisa ancora TgCom24.it. Un approccio che, applicato ad una singola area cerebrale, potrà essere applicato anche ad altre aree del cervello, compresi interi emisferi, consentendo così in un futuro non troppo lontano di ottenere delle informazioni sulla struttura dello stesso organo e quindi sulla sua funzione.
CERVELLO, ESEGUITA PRIMA MAPPATURA NEURONALE AREA LINGUAGGIO: OTTENUTO NUOVO FINANZIAMENTO
I metodi sviluppati grazie a questo studio, saranno utilizzati per studiare meglio la connettività del cervello, ed in particolare quella che si verifica nella zona del tronco encefalico.
Grazie agli straordinari risultati ottenuti, il team che ha eseguito la ricerca, fra cui anche l’italiano Francesco Saverio Pavone, docente di Fisica della materia presso il dipartimento di fisica dell’Ateneo fiorentino, e associato al Lens e al Cnr-Ino, ha potuto ottenere un nuovo finanziamento del valore di circa 4,5 milioni di dollari dal National Institutes of Health (NIH) per un progetto della durata di tre anni all’interno di del programma “Brain connects” (the Brain Initiative Connectivity Across Scales).