Dopo aver chiesto la scarcerazione per le presunte precarie condizioni di salute, Cesare Battisti torna a fare parlare di sé. Come riporta Repubblica, l’ex militante dei Proletari armati per il Comunismo ha presentato ricorso al tribunale di Sorveglianza di Cagliari, il motivo? Nel carcere di Oristano viene servito poco cibo e anche di scarsa qualità. Ricordiamo che il criminale sta scontando nella casa circondariale sarda due ergastoli, comminati per i quattro omicidi commessi alla fine degli anni Settanta. «Gli altri detenuti di Massama hanno la possibilità di cucinare, mentre lui no, perché è in isolamento e, dunque, non può che servirsi dei cibi preconfezionati che passa la struttura», ha spiegato l’avvocato di Cesare Battisti, che ai giudici della Sorveglianza ha tenuto a precisare che «non si tratta di un capriccio ma di una questione di salute».



CESARE BATTISTI FA RICORSO: “POCO CIBO E DI SCARSA QUALITÀ”

Il difensore di Cesare Battisti, l’avvocato Sollai, ha spiegato a Repubblica di aver chiesto un controllo sulle condizioni del suo assistito, con la speranza che venga prevista per lui una dieta differente. La decisione è attesa nei prossimi giorni, ma nelle ultime ore si è acceso il dibattito sui social network. Particolarmente duro l’affondo di Matteo Salvini: «Assassino comunista si lamenta del menù in carcere? Taci e digiuna, vigliacco». Questa, invece, la posizione di Giorgia Meloni: «Abituato al caviale mangiato in questi anni, Cesare Battisti ora si lamenta della qualità del cibo del carcere. È la dura vita degli assassini che pagano per i loro crimini, Cesare. Confido che nessuno perda tempo ad assecondare le sue ridicole lamentele».

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