Cesare Bocci e Gessica Notaro sono stati ospiti quest’oggi della trasmissione di Rai Uno, Storie Italiane. I due sono diventati grandi amici dopo aver preso parte alla stessa edizione del talento show di Rai Uno, Ballando con le Stelle, anno 2018. “Era il 2018 quando abbiamo ballato a Ballando con le Stelle – esordisce l’attore di Camerino – io ho trionfato ma la più brava era lei”. Gessica Notaro ha replicato: “Tempo fa quando mi sono trasferita nella casa nuova, ero sul divano e stavo pensando cosa mettere in una teca e ho pensato proprio alla coppia di ballando”.
Un’esperienza che ha lasciato il segno: “Una delle più belle della mia vita – ha proseguito la modella – e Cesare sa che gli voglio un bene dell’anima”. I due si sono visti poco tempo fa: “Eravamo a Siena per la gara di salto ad ostacoli. Questo signore è ‘matto schianto’ come si dice in Romagna”. Cesare Bocci ha vinto Ballando con le stelle duettando assieme ad Alessandra Tripoli, che pochi mesi fa ha dato alla luce il suo primogenito in quel di Hong Kong dove si è trasferita: “Ci sentiamo spessissimo con Alessandra – ha aggiunto Bocci – non riusciamo a vederci, spero che questa estate torni in Italia”.
CESARE BOCCI E GESSICA NOTARO: “IL FUTURO PER I BIMBI DEVE ESSERE MIGLIORE DEL PRESENTE”
L’attore marchigiano è da tempo testimonial di Save The Children, e parlando dei bambini negli studi di Storie Italiane ha spiegato: “Il futuro deve essere migliore di quello che stiamo vivendo, con la pandemia abbiamo vissuto una situazione tremenda. Già in Italia prima della pandemia c’erano un milione di bimbi sotto la soglia povertà e ora sono cresciuti ulteriormente, non è possibile in un paese come il nostro. Ma la pandemia ha portato un’opportunità – ha proseguito Cesare Bocci – quella di utilizzare bene i fondi che ci stanno arrivando dall’Europa. Dobbiamo mettere a fuoco l’obiettivo, a cominciare dall’eliminare le diseguaglianze, tutelare i bimbi, asili nidi nelle zone con più bisogno, la ristrutturazione delle scuole, servono scuole aperte tutto il giorno, luogo dove i ragazzi si formano e stanno insieme, questo permette ai genitori di lavorare, servono le mense aperte, chi non pò permettersi le attività extrascolastiche possa farlo comunque con gli aiuti”.