Un insolito Cesare Cremonini “turista” ha invaso Instagram con due post sulla sua toccata e fuga a Milano (sempre più nel cuore dell’artista, ovviamente dopo la sua Bologna) nella pausa prima del periodo “full” tra nuovo disco e tour negli stadi. Gae Aulenti? I Navigli? Le colonne di San Lorenzo? No, tutt’altro: una visita guidata nella bellezza di Santa Maria delle Grazie e del Cenacolo di Leonardo Da Vinci, nel Cinquecentenario del grande genio del Rinascimento italiano. Cremonini non ha mai nascosto la sua ritrosia per i “cliché” e i “luoghi comuni” e pur non essendosi mai preso troppo sul serio, non ha mai lesinato ammirazione e stima per la bellezza dell’arte e della fede: come ha da poco ricordato con la morte dell’amato papà, la riscoperta della preghiera e la testimonianza dell’esistenza di Dio nella sua vita non è qualcosa che intende sbandierare ai quattro venti ma è comunque un elemento di distanza forte dall’esuberanza giovanile. «La cosa che colpisce la mia immaginazione, è che Gesù in questa raffigurazione ha appena annunciato che qualcuno presto lo tradirà. Sono tutti in paranoia, tranne Giuda», scrive su Instagram il “Ce” mostrando la spettacolare Ultima Cena di Leonardo e quell’introspezione dei personaggi presenti che non può non affascinare anche a 500 anni di distanza.



CESARE CREMONINI AL CENACOLO DI LEONARDO

Poco prima sempre sui social il cantautore aveva postato un video con la sua guida turistica privata, la giovanissima Carla: la riempie di domande, le fa anche diverse battute, ma tutte tese a capire quale mistero e bellezza si svelano nell’opera di Leonardo Da Vinci nel centro di Milano. «Oggi, tra una pausa e l’altra delle mie giornate milanesi, insieme al mio amico @gjsquarcia ho avuto la fortuna di conoscere Carla, che ci ha accompagnati ad ammirare il Cenacolo di Leonardo Da Vinci, l’ultima cena più famosa al mondo e uno dei capolavori più importanti del Rinascimento», scrive Cesare Cremonini in una sorta di divulgazione artistica “alla” Piero-Alberto Angela. «Il Cenacolo è conservato nell’ex-refettorio rinascimentale del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a #Milano. È stata una giornata bellissima. Grazie Carla! A presto»; alla stessa Carla ha poi chiesto, scherzando, quale fosse la musica preferita di Leonardo, sentendosi rispondere «ecco, a lui piacevano musiche un po’ classiche…». Tra una nota e l’altra delle sue mai banali canzoni, Cremonini si prende una pausa cullandosi nella “anti-mondana” arte religiosa. Dall’arte alla fede al riconoscimento della bellezza della realtà: un Cremonini “nuovo”. Anzi, il “solito” Cremonini andando però oltre le apparenze.



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