Cesare Cremonini parla dei No vax su Twitter, spiegando che non vanno isolati, ma aiutati. Alcuni sono dei forti ansiosi”. Il cantautore ha scritto sul social network: “Anche io (come tanti) ho amici che non si sono vaccinati. Quando ne parliamo si aggrappano a tutto ma la verità è che alcuni di loro sono dei forti ansiosi, da sempre. Chi ha questa difficoltà va aiutato, non isolato. L’informazione e una comunicazione aggressiva non giovano”.



Cremonini ha spiegato su Twitter che “non è sempre una guerra fra scemi e intelligenti. Le sfumature contano, le fragilità sono diffuse”. Il cantautore ha ricevuto diversi commenti tra cui quello del giornalista del Corriere della Sera Tommaso Labate, che ha scritto a Cremonini: “Sul principio sono perfettamente d’accordo, Cesare. Ma quanto può durare il dialogo in quella che era e rimane comunque una corsa contro il tempo? E soprattutto, mi chiedo, col 99% della comunità scientifica unanime, su che cos’altro può basarsi un cortese convincimento? Saluti”.



Cesare Cremonini e l’opinione sui No vax: “Le fragilità sono diffuse, aiutiamoci”

A proposito dei No vax che “non andrebbero isolati ma aiutati”, Cesare Cremonini ha replicato a Labate: “Non è sempre una guerra fra scemi e intelligentiGli scemi li abbiamo compresi. Ma le sfumature contano. Le fragilità sono diffuse e in un paese in cui i disagi psichici sono tabù chi ha le idee chiare ha una responsabilità in più. Aiutiamoci”.

A un utente che si chiedeva come mai i No vax “sono più ansiosi per il vaccino che per il Covid”, Cremonini ha risposto: “A mio giudizio molti di coloro che non si vaccinano “hanno un visto un bel mondo”, si dice a Bologna. Ma nonostante questo, credo che si possa ottenere di più”. Qualche settimana fa il cantautore aveva detto, sempre con un post sui social: “Ho fatto il mio venticinquesimo vaccino e non sarà l’ultimo, è uno strumento straordinario”.