E’ morto Cesare Gussoni, ex arbitro nonché ex dirigente arbitrale. Aveva compiuto 90 anni lo scorso 20 gennaio, ed è deceduto nelle scorse ore di vecchiaia. Una lunghissima carriera nel mondo del pallone la sua, tenendo conto che era entrato a far parte dell’Aia, l’associazione italiana arbitri, nel lontano 1953, precisamente nella sezione di Cremona, la città di cui era originario.
Dopo undici anni di gavetta nelle serie minori, arrivò nel 1964 il grande riconoscimento, con lo sbarco in Serie A, anche se il primissimo match fu Fiorentina Lazio del settembre del 1966. In totale Cesare Gussoni ha diretto in carriera ben 106 gare, compreso anche una sfida fra Genoa e Sampdoria, il famoso derby ligure, nonché una fra Torino e Juventus, la stracittadina piemontese per eccellenza.
CESARE GUSSONI, I BIG MATCH ARBITRATI
La sua carriera da arbitro durò fino al 1978, quando lo stesso decise di ritirarsi in maniera volontaria. Cesare Gussoni ha avuto il piacere di dirigere anche dei match oltre i confini nazionali, visto che divenne internazionale nel 1975, ed inoltre, nel corso della sua prestigiosa carriera sui campi da gioco, ha avuto anche l’onore di arbitrare la finalissima di Coppa Italia del 1977, famosa per essere stata giocata dalle due cugine meneghine Milan e Inter.
L’anno precedente, invece, diresse la finale del campionato europeo di calcio ma solo come guardalinee, l’incontro fra la nazionale della Cecoslovacchia e quella della Germania Ovest, vinta dai primi ai calci di rigori, e incontro diretto da Sergio Gonella. Inoltre, sempre nel 1977, fu alla direzione di due partite valevoli per il campionato mondiale di calcio del 1978, la sfida fra la nazionale sovietica e la Grecia giocatasi a maggio, vinta dagli ellenici con il risultato di una rete e a zero, e quella fra Hong Kong e l’Iran, vinta dalla compagine di Teheran per due reti a zero.
CESARE GUSSONI, LA CARRIERA DOPO AVER APPESO IL FISCHIETTO
La carriera da arbitro non si concluse però con l’addio ai campi da gioco visto che Cesare Gussoni divenne prima responsabile delle designazioni arbitrati per la Serie C2 nel periodo 1978-1981, dopo di che assunse il ruolo di vicecommissario Can A e B fino al 1985, per poi divenire il numero uno delle designazioni dal 1985 fino al 1990, scegliendo quindi quali arbitri dovessero dirigere le varie gare del campionato di Serie A, sostituito poi da un altro fischietto leggendario come Paolo Casarin.
E’ stato quindi osservatore Uefa e dirigente della Figc, la federcalcio italiana, mentre a novembre del 2006 divenne il presidente dell’Aia dopo Agnolin, nome suggerito dall’ex presidente della Lega, Antonio Matarrese. Rimase in carica fino a marzo del 2009, mentre due anni prima, nel 2007, Cesare Gussoni venne nominato vice presidente vicario della Figc. Dal 2013 fa parte della Hall of fame del calcio italiano, ed oltre ad arbitrare è stato un imprenditore di livello nel campo degli imballaggi.