Cesare Romiti sta morendo? Il dubbio sorge dopo che Libero ha riportato un tweet di Paolo Madron, che però non ha fatto esplicitamente riferimento allo storico dirigente 97enne. «Sta lottando come un leone. Ma il manager che più segnò le ultime decadi del secolo scorso sta cedendo ai suoi anni e ci sta lasciando. Molto, nel bene e nel male, si dirà di lui», ha scritto l’ex direttore di Lettera 43, molto addentro al mondo Fiat e Agnelli. In molti, anche tra i commenti, hanno subito pensato all’ex amministratore delegato e presidente Fiat. È lui in fin di vita? Cesare Romiti è stato a lungo il più fidato collaboratore di Gianni Agnelli e della famiglia. Di fatto è stato l’erede operativo dell’Avvocato nel periodo più difficile e drammatico della Fiat, cioè quello tra gli anni ’80 e ’90. In quel periodo cominciò il declino che precedette la rivoluzione Marchionne e le fusioni con l’americana Chrysler. Cesare Romiti, dopo aver lasciato la Fiat nel 1998 dopo 25 anni di attività, percepì una buonuscita di 105 miliardi di lire e 99 miliardi per il patto di non concorrenza.
CESARE ROMITI E IL RETROSCENA SU AYRTON SENNA
Nelle scorse settimane Cesare Romiti aveva confermato a Quattroruote un retroscena su Ayrton Senna, cioè che Gianni Agnelli aveva bloccato l’ingresso del pilota in Ferrari. Il mensile ad agosto ha lanciato il servizio esclusivo riportando la conferma di Romiti riguardo a quanto accaduto nell’estate del 1990. La Ferrari era pronta a calare l’asso decisivo per portare a Maranello il campione brasiliano. Era tutto pronto per la stesura del contratto. Il Cavallino, che aveva strappato Alain Prost alla McLaren, era pronto al grande colpo, ma qualcosa andò storto e l’accordo non fu ratificato. Nessuno aveva mai saputo il motivo, poi si è scoperto che era una questione di gelosia e ostracismo di Prost che portò Gianni Agnelli a prendere quella sorprendente decisione. Prost ottenne un incontro privato con la proprietà e riuscì a strappare il veto all’Avvocato. Un retroscena confermato dunque da Cesare Romiti, sulle cui condizioni si attendono ora riscontri.
Sta lottando come un leone. Ma il manager che più segnò le ultime decadi del secolo scorso sta cedendo ai suoi anni e ci sta lasciando. Molto, nel bene e nel male, si dirà di lui.
— paolomadron (@paolomadron) August 15, 2020