L’Italia piange la scomparsa di Cesira Pardini, scampata all’eccidio nazifascista di Sant’Anna di Stazzema. La donna è morta a 96 anni: nella sua lunga vita è stata premiata con la medaglia d’oro al merito civile, riconoscimento ottenuto per aver messo in salvo, il 12 agosto 1944 le sue due sorelline, Adele e Lilia, insieme ad un altro bambino. Proprio il 12 agosto 1944 a Sant’Anna di Stazzema, paese in provincia di Lucca, avvenne uno dei peggiori crimini di guerra nazifascisti, compiuto dai soldati tedeschi, che uccisero 560 persone, di cui 130 bambini.



Nella strage, morirono la madre e altre due sorelle di Cesira Pardini, Maria, e Anna. Quest’ultima fu la vittima più piccola della strage: aveva appena venti giorni di vita. Cesira, nel giorno della strage, salva la vita alle altre due sorelline, Adele e Lilia, oltre ad un altro bambino: aveva 18 anni. La notizia della scomparsa della donna è arrivata dal il sindaco di Stazzema Maurizio Verona: “Ho appreso la notizia della scomparsa di un altra superstite dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. Un caloroso abbraccio ai suoi familiari, e un enorme Grazie a Cesira per essere stata una ambasciatrice di Pace e di Memoria”.



Cesira Pardini salvò la vita a tre bambini

Cesira Pardini aveva 18 anni il 12 agosto 1944, quando si i nazisti uccisero 560 persone a Sant’Anna di Stazzema, tra cui la mamma e le sorelline.  Testimoniando al processo davanti al tribunale militare, la donna raccontò: “Mia madre era contro il muro, con” Anna “in braccio. Abbiate pietà almeno di questa creatura, ha gridato. Quello, era un italiano, ha estratto il revolver e glielo ha puntato alla testa. Mamma ha fatto appena in tempo a dirci di salvarci, di scappare. Si è aperta la porta del fondo. Ho preso l’Adele, la Lilia, ho buttato dentro la Maria, che era tutta a pezzi. Le cadeva un braccio, aveva una gamba staccata. Continuavano a mitragliare da tutte le parti, e noi siamo state immobili, in silenzio…”. Un vero e proprio atto di coraggio che in seguito le è valso la medaglia d’oro al merito civile.



Il sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini ha espresso vicinanza: “Vorrei esprimere il mio cordoglio per la scomparsa di Cesira Pardini. Un altro pezzo di storia e di memoria che ci lascia, non senza aver dedicato la sua vita a preservare il ricordo delle 560 persone trucidate. A lei e a tutti coloro che si impegnano a ricordare le atrocità commesse nel nostro Paese va il mio ringraziamento per averci sollecitato a non sottovalutare mai ogni forma di intolleranza, odio e prevaricazione”.