Ministero dell’Economia starebbero lavorando malvolentieri alla proposta di Abi, associazione bancari italiani e Anci che chiedono uno sblocco dei crediti incagliati e che, da quanto è emerso dalle ultime stime dell’Agenzia delle Entrate del 20 febbraio 2023, sarebbero arrivati a 19,9 miliardi di euro. Si tratta però di una soluzione che ai tavoli di lavoro del Ministero dell’Economia e delle finanze non vedono di buon occhio. Le trovi sui bonus edilizi sono arrivate a 9 miliardi secondo i tecnici del Ministero dell’Economia e delle finanze. Ma se di questi 9 miliardi 3,7 sono scaturiti da frodi sul superbonus 110%, la restante parte deriverebbe dal bonus facciate, così come è stato evidenziato da un’ultima indagine della Guardia di Finanza.
Cessione dei crediti: acquisizione di 37 miliardi di euro da parte delle banche?
Anche se la battaglia relativa al superbonus 110% è ancora tutta da giocare, sono aperti attualmente due fronti: uno è per lo sblocco dei crediti dopo il decreto legge che gli avrebbe bloccati. Si tratta di una battaglia per il futuro relativa alla cessione dei crediti. L’altro fronte invece è quello relativo alle frodi. Va risolto anche per facilitare i crediti incagliati riconducibile a lavori realmente esistiti e effettuati.
Perché la battaglia venga portata a termine, c’è la necessità che tutte le parti in causa collaborino, e infatti ci si aspetta trattativa tra il Ministero e le banche che possa portare maggiori frutti: un incontro maggiormente persuasivo che possa portare in cassa almeno l’acquisizione di 37 miliardi di euro. Una stima che l’associazione bancaria avrebbe già assicurato, ma che poi l’Abi ha informalmente respinto. Gli accordi tra il settore bancario e il Ministero relativamente all’acquisizione crediti relativi al superbonus avevano raggiunto quota 77 miliardi di euro.
Cessione dei crediti: la tax capacity rischia di essere saturata immediatamente
La difficoltà secondo Gianfranco Torriero, vicedirettore generale vicario Abi, è relativa non soltanto “alle pratiche già concluse ma anche agli impegni già assunti e non ancora completati“.
Gestione dei bilanci in quanto gli acquisti dei crediti d’imposta devono essere definiti sulla base della capienza attuale oltre che sulla base del prospetto sicurezza e non è possibile esaurire integralmente d’acquisto dei crediti .
Si aspetta anche che i 120 miliardi di bonus edilizi, vengano classificati in deficit, rivedendo i calcoli del 2020 e 2021 e lasciando un maggiore spazio per il futuro, l’obiettivo sarebbe quello di chiudere la partita della cessione dei crediti oggi, per poi riformulare un sistema più efficiente da utilizzare nel futuro.