Come abbiamo detto la cessione del credito può essere effettuata in maniera unitaria, senza cioè poter scorporare l’intero importo in parti frammentate. L’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione una piattaforma dedicata proprio alla cessione del credito, così da poter a offrire il denaro e relativo ai bonus edilizi, superbonus 110% e bonus casa per la ristrutturazione degli immobili.



Eppure esiste una modalità per inserire una cessione parziale del credito e questa sari ferimento allo stato di avanzamento dei lavori. Si tratta di un chiarimento fornito dall’agenzia delle entrate con la circolare numero 19/E.

Cessione parziale del credito: in che modo è ammesso quello frazionato

Oggi la cessione del credito anche mediante lo sconto in fattura e a messa con una prima cessione libera, vale a dire effettuata nei confronti di qualsiasi soggetto anche estranee ai lavori. La seconda e la terza cessione del credito possono essere effettuate soltanto nei confronti di banche, intermediari finanziari e società appartenente al gruppo bancario è scritto negli Albi della banca d’Italia ai sensi dell’articolo 106 e 64 del decreto legislativo 385/1993.
Ai sensi della stessa normativa può essere ceduta anche a assicurazioni autorizzate a operare in Italia.



Una volta entrata in possesso del credito le banche possono cedere le proprie clienti business, le cessioni successive alla prima potranno però riguardare anche alcune delle rate di quel composto l’intero credito e quindi si potrà accedere anche soltanto una rata.

Cessione parziale del credito: attraverso lo “stato di avanzamento dei lavori”

Ma davvero questa possibilità è affidata soltanto alle banche? L’Agenzia delle entrate ha chiarito che i singoli stati di avanzamento dei lavori costituiscono un credito d’imposta a sé stanti e quindi possono essere ceduti singolarmente.
Naturalmente ciò implica la presentazione di una documentazione per singolo stato di avanzamento dei lavori, e questo è l’unico elemento a renderlo sconveniente. Qualora però si fosse in possesso di questa documentazione c’è da considerare che gli interventi ammessi per il superbonus, non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo. Ciascuna delle due porzioni Inoltre deve riferirsi almeno al 30% dell’intervento medesimo.
Le cessioni del credito possono dunque essere cedute separatamente anche a soggetti diversi e ciò può non comportare il divieto di cessione parziale del credito.