Maurizio Landini, che ha duramente criticato la manovra del governo Meloni, ne propone una che non ha coperture ed è irrealizzabile, a meno che non si voglia mandare l’Italia in bancarotta. Stando ai calcoli di alcuni esperti citati da Open, la legge di bilancio della Cgil costerebbe alle casse dello Stato 87 miliardi, 32 milioni e 650mila euro. Invece, la manovra di Bilancio approvata dal Cdm costa poco meno di 24 miliardi complessivi, frutto di 16 miliardi di extra gettito e poi di tagli di spese. Quali sarebbero allora le coperture della contro-manovra di Landini?



Nelle 51 pagine di emendamenti inviate alla commissione Bilancio del Senato si parla di «recupero dall’evasione fiscale». Inoltre, si indica l’azzeramento dei costi pluriennali per la costruzione del Ponte di Messina voluta dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini. Sulla ricerca delle coperture le proposte della Cgil fanno i conti con la realtà. A prescindere dal recupero dell’evasione fiscale, che è difficilmente quantificabile, le altre risorse dovrebbero arrivare per un miliardo dall’abrogazione della flat tax incrementale per gli autonomi e una cifra simile dal taglio delle risorse alla sanità privata. Resta quindi un buco da 73 miliardi e 302 milioni di euro.



COSA PREVEDE LA CONTRO-MANOVRA DELLA CGIL

Ma nella cornice di quei 87 miliardi di ulteriore spesa pubblica la situazione peggiora, anziché migliorare, e neppure di poco. William Zanellato sulle colonne del Giornale parla di una contro-manovra che è «perfetta per la versione politica e combattiva della Cgil guidata da Maurizio Landini: ideologica da un lato e distante dalla realtà dall’altro». A preoccupare di questa proposta è il merito, ritenuto ancor più pericoloso del metodo. Ad esempio, c’è un capitolo riguardante il Reddito di cittadinanza. «Via le pene carcerarie in caso di truffe, via le sanzioni e niente perdita del reddito per il nucleo familiare».



Dunque, la Cgil propone di cancellarne l’abrogazione, estendendo la platea di percettori, e di cancellare le norme che colpiscono le truffe. Una proposta che il Giornale definisce «un ritorno al reddito grillino della prima ora». Inoltre, Landini prevede un aumento considerevole degli stipendi dei dipendenti pubblici. Nello specifico, si parla di 32 miliardi e 210 milioni in più da destinare al settore pubblico. Ci sono poi 23,3 miliardi previsti per il Servizio sanitario nazionale nel triennio 2022 – 2024, quello considerato dalla legge di Bilancio, e 5,5 miliardi di altri finanziamenti al fondo nazionale per le autosufficienze.