La giovanissima Chadia Rodriguez si esibirà sul palco della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica in occasione del Concertone del Primo Maggio 2021. La presenza della rapper, molto attiva non solo sui social ma anche nel campo dei diritti civili, è stata annunciata qualche giorno fa dal profilo ufficiale del Concertone proprio su Instagram. Chadia Rodgriguez è un’artista molto attiva dal punto di vista sociale e sposa spesso cause e battaglie in difese dei diritti delle minoranze e delle persone discriminate. Pochi giorni fa, infatti, Chadia Rodriguez (divenuta famosa per una lunga rap battle a colpi di freestyle e frecciatine sui social contro la rivale Beba) ha postato una sua foto in primo piano con la scritta “DDL Zan” sulla mano destra, sposando la causa a favore dell’approvazione del disegno di legge contro l’odio di genere: “Abbiamo tutti il diritto di sentirci noi stessi ed esprimerci per ciò che siamo, senza essere giudicati o discriminati. Se non riesci ad accettarlo, quello che ha bisogno di aiuto sei tu”, ha scritto la rapper.
Chadia Rodriguez: la rapper sul palco del Primo Maggio
A fine aprile Chadia Rodriguez, 22 anni, ha pubblicato il suo nuovo brano “Non mi uccidere”, featuring Alice Pagani, che porta lo stesso titolo del film diretto da Andrea De Sica. “Avevo già fatto un brano ispirato alla serie Narcos Mexico di Netflix, questa volta è stato proprio De Sica a contattarci e a chiederci una canzone. Non mi uccidere è un brano in cui c’è molto di mio. Dopo l’ascolto ci hanno proposto di coinvolgere Alice per connettere i nostri mondi: è venuta una roba molto bella e per me è stato un onore lavorare con lei”, ha spiegato la rapper a La stampa. In quell’occasione Chadia ha ammesso che le piacerebbe recitare e di aver già fatto qualche provino. Chadia, classe 1998, non ha mai finito la scuola: “Ho pensato di riprenderla tante volte, ma ormai ho quasi 23 anni e credo di potermi fare una cultura generale lo stesso: non ho bisogno di un prof che mi faccia lezione. Ma ai miei fan invece dico invece di studiare perché la scuola è importante”.