La rapper Chadia Rodriguez, prima di diventare famosa, sarebbe stata coinvolta in alcune rapine con lo spray al peperoncino, per le quali oggi risulta indagata. I fatti risalirebbero a prima del contratto con la Sony e oltre mezzo milione di fan su Instagram. A mettere nei guai la cantante di origini spagnola e marocchina, sarebbe la confessione resa dall’amico 22enne alla procura di Torino il quale il 17 aprile 2018 diceva: “La ragazza che era con me si chiama Chadia Rodriguez, o almeno si è sempre fatta chiamare così. È una ragazza marocchina, ora mi sembra stia a Milano. Mentre il terzo ragazzo era Yasser, che era il suo fidanzato. Quella sera ci eravamo trovati tutti e tre alla stazione di Lingotto per andare a Mondovì a sentire il concerto di Ghali”.



A pronunciare queste parole è Zaccaria El Fadili, anche lui sotto accusa per aver preso parte ad alcune rapine. Secondo il suo racconto, scrive Corriere della Sera, anche Chadia Rodriguez avrebbe frequentato la banda dello spray partecipando anche ad un colpo: per l’accusa insieme ad un altro ragazzo avrebbe rapinato un uomo dopo averlo convinto a farsi dare un passaggio fino a Torino.



Chadia Rodriguez nella band dello spray? La confessione dell’amico la incastra

Sono passati quattro anni dai fatti di cui Chadia Rodriguez è accusata, ma adesso a metterla nei guai potrebbe essere proprio la confessione dell’amico ed allora complice. Tra le altre “prove” anche i profili Instagram e Facebook che avrebbero portato al suo riconoscimento, una frase in arabo ed una chat tra lei e l’amico in cui compare la foto della prenotazione dell’albergo in cui avrebbero dovuto dormire a Mondovì se non avessero trovato il passaggio dall’uomo poi rapinato.



Chadia avrebbe conosciuto la vittima la sera del concerto di Ghali in un locale: “All’uscita dal bar lei mi ha chiesto in prestito il telefono per segnarsi il numero di quel signore”, ha raccontato l’amico. Quando arrivano al concerto, il live era ormai finito. Zaccaria ha proseguito: “Siamo andati da McDonald e Chadia ha chiamato quel signore, chiedendogli un passaggio fino a Torino. All’inizio lui non voleva, poi si è fatto convincere dalla ragazza purché gli facessimo benzina per andata e ritorno. Non so perché si sia fatto convincere da Chadia. È sembrato strano anche a me”. L’idea della rapina sarebbe nata nel tragitto per Torino: “Mentre eravamo in auto lei, che era seduta davanti, mi ha detto in arabo che il signore aveva una collana, dato che sapeva che rubavamo collane”, ha continuato il 22enne. Sarebbe stato Yasser a sparare lo spray alla vittima da sotto al sedile, mentre lui gli avrebbe strappato la collana prima di darsi alla fuga. La collana sarebbe poi stata venduta ad un ambulante a circa 170-200 euro. La rapper al momento risulta indagata per rapina aggravata dall’uso di arma (uno spray urticante) relativamente all’episodio dell’8 settembre 2017 ma i suoi avvocati hanno spiegato di non aver ricevuto ad oggi alcuna notifica.