CHAMPIONS LEAGUE, I GOL CI SONO MA I BOMBER MANCANO
Chi si è goduto questi due giorni di Champions League sa di aver assistito a partite sempre vive ed emozionanti. Dal 3-3 del Bernabeu tra Real Madrid e Manchester City al 2-1 dell’Atletico sul Borussia Dortmund, dal pareggio in rimonta e controrimonta tra Arsenal Bayern Monaco per 2-2 al successo esterno del Barcellona per 3-2 sul campo del Paris Saint Germain. Insomma, un quantitativo di gol segnati da stropicciarsi gli occhi: ben 18 reti in 4 gare.
Numeri che non si vedevano dalla stagione 2010/2011 come riporta Opta. Cosa balza all’occhio però sono le assenze illustri nei tabellini delle varie partite. A Madrid nessuno tra Vinicius, Bellingham e Haaland ha segnato così come a Madrid Griezmann e Morata sono rimasti a secco. A Barcellona doveva essere la notte di Mbappé, ma a malapena si ricordano sue azioni. A secco anche Lewandowski, che ci mette lo zampino sul primo gol ma senza segnare. La lista è ancora lunga, ma questi nomi bastano e avanzano per sottolineare questo dato.
VINICIUS GIUSTIFICATO, GLI ATLRI NO
A Madrid forse il caso più strano dato che su 6 gol nessuno ha portato la firma di Bellingham, Haaland e Vinicius. I motivi sono molteplici e diversi tra loro: il brasiliano è il più giustificato dato che il suo ruolo è stato più quello da esca per liberare Rodrygo (vedesi gol) piuttosto che da finalizzatore, come spesso ci ha abituati. Insomma poco male rispetto agli altri due protagonisti attesissimi come Haaland e Bellingham.
Il norvegese, simpaticamente chiamato “ghost of Manchester” dai tifosi delle squadre rivali quando affronta una big, è stato effettivamente un fantasma. Rudiger l’ha tenuto a bada con relativa facilità e tolto un tiro in porta nel primo tempo respinto da Lunin, non ci sono state altre conclusioni. Se Haaland quantomeno non è apparso nervoso durante la gara, Bellingham ha subito messo in scena alcune intemperanze come falli a rischio ammonizione (è pure diffidato) e qualche smorfia che certifica la sua serata ben lontana dai suoi standard.
MBAPPE’ STECCA E IL PSG PERDE
Se si nomina Mbappé, si pensa prima al Real Madrid che al Paris Saint-Germain. D’altronde ormai il matrimonio sembra davvero alle porte e per questo la sfida col Barcellona era attesissima. In più dopo le sue dichiarazioni pre partita, che sottolineava il fatto che sono in queste partite che si vedono i campionati, e ricordando della tripletta che aveva già rifilato l’ultima volta che si era incontrate PSG e Barça l’attesa era spasmodica con gli occhi di tutto il mondo su Mbappé.
E invece in gol ci sono andati Dembelè e Vitinha oltre a Raphinha due volte e Christensen. Di Mbappé nessuna traccia, nemmeno nella voce assist. Una gara con l’unico spunto vero e proprio è servito per tenere in campo il pallone per il gol di Dembelè, nulla più. Dall’altra parte il Barça si affidava a Yamal e Lewandowski, che però si sono visti solo in occasione della prima rete di Rapinha.
EUROPA LEAGUE, ORA TOCCA A TE: GIROUD CONTRO LUKAKU
E poi ancora Griezmann, Morata, Fullkrug, Havertz. Insomma, l’unico a non deludere tra i centravanti è stato Kane, in gol contro l’Arsenal su rigore. Oggi è giovedì e in scena andranno Europa e Conference League, chissà che i centravanti non si sono tenuti i gol per queste due competizione dopo che i colleghi di Champions sono rimasti a secco.
Gli occhi sono soprattutto su Milan-Roma con Giroud da una parte e Lukaku dall’altra, così diversi tra loro ma con lo stesso obiettivo chiaro in testa ovvero il passaggio del turno. A Liverpool l’Atalanta si aggrapperà a Scamacca per cercare di scardinare la difesa dei Reds mentre la Fiorentina, per estromettere il Viktoria Plzen dalla Conference League, dovrà affidarsi a Belotti come centravanti titolare.