“IL POTERE OCCULTO IN VATICANO”: LA TESTIMONIANZA DI FRANCESCA CHAOUQUI CONTRO IL CARDINAL BECCIU
Figura divenuta man mano sempre più chiave nel processo in Vaticano sui fondi della Segreteria di Stato (Palazzo di Londra ma non solo), Francesca Immacolata Chaouqui sarà protagonista della nuova puntata di “Non è l’Arena” condotta da Massimo Giletti questa sera ore 21.15. L’intervista alla già membro della commissione vaticana per la trasparenza (Cosea), già coinvolta nel caso Vatileaks, arriva a tre giorni dalla testimonianza al processo sul Cardinale Angelo Becciu e sulla gestione dei fondi legati alla Segreteria di Stato.
«E’ arrivato il gran giorno, quello in cui da imputata per un reato che non avevo commesso, ovvero la divulgazione di documenti riservati, reato dal quale sono stata invitata a difendermi proprio dal cardinale Becciu», aveva spiegato all’Adnkronos prima della testimonianza in Vaticano lo scorso venerdì 13 gennaio. Chaouqui ha poi sottolineato una imminente nuova revisione del processo Vatileaks, in quanto «Si scoprirà quello che ho fatto per il Papa, perché aprisse gli occhi e scoprisse la verità. Oggi ci saranno grandi rivelazioni». Quello di Francesca Chaouqui, emersa nelle indagini mesi fa per il suo ruolo di “suggeritrice” del memoriale di Perlasca – principale accusatore nel processo – contro il Card. Becciu, è un vero e proprio atto di accusa contro il prelato sardo: «Racconterò prima come il cardinale mi ha allontanata dal Santo Padre e poi come il Santo Padre mi ha richiamato al suo fianco – spiega – come ho lottato insieme a lui affinché la trasparenza che era iniziata con la commissione Cosea è continuata. Dimostrerò come ci sia stato un vero e proprio tentativo di mettere in scacco la diplomazia pontificia sostituendola con una diplomazia parallela che veniva svolta attraverso società di intelligence assoldate da un potere occulto, che si muoveva alle spalle del Papa e lo utilizzava».
CHAOUQUI: “LO FACCIO PER AMORE DI PAPA FRANCESCO”
Chaouqui sempre all’Adnkronos raccontava di aver subito una condanna a 10 mesi per «non aver usato la prudenza del buon padre di famiglia nel presentare i giornalisti al monsignore che ha poi rivelato segreti che non avrebbe dovuto rivelare. Oggi – spiega la lobbista – si capirà perché ho presentato quei giornalisti». L’accusata sul caso Vatileaks sottolinea l’intenzione di far scoprire cosa ha fatto il Cardinal Becciu contro il Papato ma soprattutto «cosa ho fatto io per il Papa perché aprisse gli occhi e scoprisse la verità». L’ex Cosea si difende poi sui temi più specifici del processo in corso presso il Tribunale del Vaticano: «Non mi sono mai finta un anziano magistrato. Sono sempre stata Francesca Chaouqui. E’ Geneviève Ciferri che non voleva che monsignor Perlasca sapesse che ero io quella che stava cercando di fargli partorire la verità. A me non interessava la verità processuale, era il 2020 e non esisteva un processo ai danni del cardinale. A me interessava solo che Papa Francesco sapesse qual era la verità e la sapesse dal principale collaboratore del cardinale che lo aveva usato, manovrato e truffato».
Chaoqui è durissima contro Becciu e rileva di non voler cercare alcuna riabilitazione: «nel momento in cui Papa Francesco mi ha richiamato nel 2018 e ha saputo come erano andate le cose ho già vinto. Non sono il cardinale Becciu che ha bisogno di dire ‘il papa mi riammette al conclave, sono riabilitato’. Quello che ho fatto dal 2018 l’ho tenuto per me, perché io lavoro per il Papa, non per me né per la stampa». Secondo Chaoqui ne processo emergerà anche un dettaglio importante per capire perché a suo tempo Benedetto XVI si dimise: «Ho aspettato questo giorno 10 anni, da quando in cui Papa Francesco mi ha nominato nella commissione Cosea. Per 10 anni ho aspettato di spiegare pubblicamente quello per cui papa Ratzinger si è rimesso e il motivo per cui Papa Francesco ha chiesto la commissione e trasparenza». «Non è per vendetta, non è per riscatto. È per amore di Papa Francesco, della chiesa e della verità. A tra poco Don Angelino»: così scriveva su Twitter lo scorso venerdì prima di entrare in Tribunale presso la Santa Sede, per testimoniare al processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato Vaticano. Nelle anticipazioni alla puntata di “Non è l’Arena” di oggi, l’ex imputata per il processo Vatileaks si rivolge direttamente al Cardinal Becciu ricordando quanto scrittogli via chat tempo fa: «perché mi hai fatto arrestare? Dimmi perché! Ma tu, in Gesù, ci credi? Io ti ho sconfitto». Nella puntata di questa sera oltre al racconto e testimonianza di Francesca Chaouqui sul caso Becciu, verranno mostrati anche gli audio del processo in Vaticano per capire più da vicino quali siano le posizioni “in campo” e come potrà proseguire la lunga indagine sul Cardinale da pochi mesi reintegrato nelle sue funzioni in Vaticano dopo il “perdono” di Papa Francesco.