Polemiche nel Regno Unito dopo la decisione di TikTok di “censurare” il nome di Charles Dickens. A nome dello scrittore era stato aperto un account sulla nota piattaforma social: Charles Dickens Museum. Un profilo gestito appunto dalla sua fondazione per ricordare la memoria dello scrittore inglese e diffondere le iniziative dell’istituzione culturale. La piattaforma di video online ha però preso una decisione piuttosto discutibile, oscurando l’account. Il motivo? Il nome del profilo aperto dal museo conteneva, secondo i vertici di Tik Tok, “una parolaccia“.



I dirigenti del museo situato nel quartiere londinese di Holborn e dedicato alla memoria di Charles Dickens, hanno provato ad aprire l’account dedicato allo scrittore ma tutti i loro tentativi non sono mai andati a buon fine. Dopo aver provato più di una volta a comprendere la motivazione del rifiuto della creazione dell’account, i dirigenti hanno scoperto che l’algoritmo della piattaforma riconosceva il cognome del romanziere inglese come una parolaccia: in inglese, infatti, “dick” vuol dire “pene“.



Charles Dickens Museum e la campagna social: Tik Tok…

Riconoscendo le prime quattro lettere del cognome di Dickens come una parolaccia, l’algoritmo di TikTok aveva imposto la censura all’account del museo. Proprio per questo, il profilo è stato oscurato alla sua creazione. La piattaforma motivava l’oscuramento dell’account evidenziando la natura “volgare” del nome dello scrittore con tale dicitura: “Questa espressione potrebbe essere associata a comportamenti o contenuti che violano le nostre linee guida. Promuovere un’esperienza sicura e positiva è la massima priorità di TikTok“.



I dirigenti del museo hanno così lanciato una campagna su Twitter con l’hashtag #FreeDickens. Sui social, i vertici del Charles Dickens Museum hanno spiegato: “Abbiamo lanciato un account TikTok, ma Dickens è bloccato! Charles Dickens non è ricercabile perché contiene una brutta parola nel suo nome. Supporteremo sempre le piattaforme di social media con misure di sicurezza in atto per proteggere gli utenti, ma Dickens è un nome, non uno slang, e il Charles Dickens Museum dovrebbe essere in grado di condividere fantastici video su TikTok“. La piattaforma TikTok ha poi agito, correggendo le impostazioni e permettendo al museo di aprire il suo account. Risolto il problema, un portavoce del social ha spiegato: “Ora è possibile cercare e trovare il Charles Dickens Museum su TikTok. Siamo lieti di poter portare la vita e il lavoro di Mr Dickens nella comunità e abbiamo grandi aspettative per il successo del museo su TikTok“.