E’ morto nella giornata di ieri Charles Feeny, detto Chuck, magnate e filantropo americano, divenuto famoso per aver donato tutta la sua intera fortuna. Nel corso della sua vita, come ricorda La Gazzetta dello Sport, ha accumulato circa 8 miliardi di dollari che sono stati tutti donati in beneficenza presso la sua fondazione privata Atlantic Philanthropies. Nessuno aveva mai saputo chi fosse questo incredibile benefattore, e solo negli anni ’90 venne alla luce il suo nome. Charles Chuck Feeny, morto ieri a 92 anni, si definiva un uomo “modesto, strategico, compassionevole e carismatico” che credeva che “bisogna usare le proprie sostanze per aiutare gli altri”. Nel 2019, in una intervista, aveva raccontato: “Non vedo motivo di rimandare quando c’è così tanto da fare ora, sostenendo giuste cause. Inoltre, è molto più appagante donare mentre si è ancora in vita anziché farlo dopo la morte”.



Nato nel 1931 nel New Jersey, Stati Uniti, ha iniziato a vendere alcolici negli anni 50, principalmente presso gli aeroporti frequentati dai militari americani. Si è poi laureato alla Cornell Unversity di New York, ed ha continuato a lavorare nel settore duty free, espandendo poi le vendite ad auto e sigarette. Insieme all’ex compagno di studi, Robert Warren Miller, ha fondato nel 1960 il Duty Free Shoppers, aprendo negozi in tutti gli aeroporti del mondo.



CHARLES FEENY È MORTO A 91 ANNI: LE DONAZIONI INIZIATE NEL 1984

Poi nel 1984, senza informare Miller, Charles Feeny ha iniziato a donare gran parte della sua quota, precisamente il 38 per cento, ad Atlantic Philanthropies, fondazione da lui creata due anni prima. Nel 1997, durante una controversia legale, è emerso che Feeny fosse il principale finanziatore di Atlantic Philanthropies: i soldi dell’imprenditore venivano direttamente versati nell’associazione e non sul suo conto.

“Ha donato 600 milioni di dollari, e nessuno se ne era accorto”, commentava all’epoca il New York Times, mentre Forbes nel 2020 scriveva: “Il milionario che voleva morire senza un quattrino… è ufficialmente senza un quattrino”. Dopo aver donato tutto, Charles Chuck Feeny è morto in un modesto appartamento in affitto, con di fatto zero dollari sul conto.