Inizia oggi, mercoledì 2 settembre, il processo in merito all’attentato che a gennaio del 2015 sconvolse Parigi e il mondo intero, quello alla redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo. In quell’occasione furono assassinate in tutto 12 persone, tutte appartenenti al giornale di cui sopra, fra cui anche una serie di brutali omicidi che vennero ripresi praticamente in diretta televisiva. Il processo giunge tra l’altro il giorno dopo che lo stesso Charlie Hebdo ha pubblicato nuovamente delle vignette satiriche nei confronti di Maometto, così come vi abbiamo riportato nella giornata di ieri. Nel tribunale si discuterà anche di altri due attentati collegati a quello alla redazione giornalistica parigina, leggasi la sparatoria avvenuta a sud di Parigi due giorni dopo l’attacco, che causò la morte di una poliziotta, nonché l’assassinio di altre quattro persone, dopo un attacco al supermercato Kosher. Assieme alla strage del Bataclan del 13 novembre del 2015, si tratta dei tre attenti più gravi mai avvenuti in quel di Parigi.
CHARLIE HEBDO, SCATTA OGGI IL PROCESSO: DURERÀ FINO AL 10 NOVEMBRE
Come accennato sopra, nella giornata di ieri Hebdo ha ripubblicato con un numero speciale alcune vignette sull’Islam che avevano già attirato profonde critiche da parte dei musulmani più integralisti. A riguardo la redazione ha fatto sapere a Le Monde che dopo l’attentato del 2015 era stato chiesto diverse volte di ripubblicare le ormai note caricature di Maometto, ma lo stesso Hebdo aveva sempre rifiutato di pubblicarle non essendovi una buona ragione. Ora, invece, con l’inizio del processo, la ripubblicazione è stata definita dalla stessa redazione una mossa «indispensabile». Il processo per i tre attentati dovrebbe durare un paio di mesi, e dovrebbe concludersi indicativamente il prossimo 10 novembre; gli imputati saranno in totale 14, fra cui tre di loro ancora ricercati. Le accuse nei loro confronti sono quelle di aver fornito armi e sostegno logistico ai responsabili dell’attacco, come riferisce Il Post, leggasi i fratelli Cherif e Said Kouachi, nonché ad Amedy Coulibaly, autore dell’attacco al supermercato: tutti e tre sono stati uccisi dalla polizia.