Davide Fontana, l’uomo che ha confessato l’omicidio di Carol Maltesi, non ha un movente. Nelle oltre tre ore di interrogatorio che si è tenuto nella notte nella caserma dei carabinieri di Brescia ha spiegato di aver ucciso la 25enne durante un gioco erotico e di averla colpita con un martello. “Poi non ho capito più nulla“. Le dichiarazioni dell’uomo sono ancora al vaglio degli inquirenti, a cui ha aggiunto di aver comprato un congelatore proprio per nascondere i resti della donna, attrice hard nota col nome Charlotte Angie, e di aver installato quel congelatore nell’abitazione della vittima. Il 43enne, impiegato di banca e food blogger, aveva un altro profilo Instagram in cui pubblicava foto di ragazze. Lo scorso 13 marzo tra le ultime foto pubblicate c’erano quelle della ragazza, già morta da mesi, di cui viene fatto il nome d’arte. Ora quei post sono pieni di insulti contro l’uomo.
Davide Fontana aveva un rapporto di fiducia con Carol Maltesi, infatti era in possesso delle chiavi di casa e l’aveva pure accompagnata a qualche casting, raccontano le ex colleghe della ragazza, che aveva lavorato come commessa per qualche mese in un negozio di abbigliamento di un centro commerciale a Rescaldina, nel Milanese, dove viveva. Loro chiamavano Davide Fontana il “fotografo”, perché inizialmente le faceva delle voto. Le amiche ricordano che “diceva tranquillamente di fare porno, lo aveva intrapreso per curiosità ma si era trovata bene“. Tra Davide Fontana e Carol Maltesi sarebbe poi nata una relazione durata poco. Ma si parla appunto di un buon rapporto tra loro. (agg. di Silvana Palazzo)
CAROL MALTESI, L’ASSASSINO È DAVIDE FONTANA
Si chiama Davide Fontana il 42enne milanese che ha ucciso mesi fa Carol Maltesi, ex attrice hard in arte Charlotte Angie, per poi fare a pezzi il cadavere e metterlo nel freezer. L’uomo lavorava come dipendente di una banca ed era appassionato di viaggi e di cibo, curando una pagina Instagram di circa 13mila follower. I due erano vicini di casa in quel di Rescaldina, in provincia di Milano, ed avevano avuto in passato anche una relazione.
Ha confessato l’omicidio dopo circa tre ore di interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Brescia, spiegando anche che in questi mesi nessuno aveva mai contattato l’attrice hard Carol Maltesi in arte Charlotte Angie, al di fuori della madre e dell’ex compagno: «Solo la mamma con alcuni messaggi WhatsApp e l’ex compagno sempre con messaggi. Al telefono nessuno». L’uomo, come ricorda il Corriere della Sera, è entrato in caserma alle 22:39 da uomo libero, e ne è uscito da fermato finendo poi in carcere, dopo appunto aver confessato l’omicidio e l’occultamento del cadavere. Da gennaio ad oggi ha utilizzato il telefono della ragazza, e gli ha anche pagato l’affitto di casa giusto per non destare sospetti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CAROL MALTESI, UN’ALTRA VITTIMA DI FEMMINICIDIO
Si chiama Carol Maltesi, in arte Charlotte Angie, la donna trovata senza vita nel bresciano, fatta a pezzi. TgCom24.it ha pubblicato le chat dell’assassino con i giornalisti: fingendosi l’ex attrice per film hard, vietati ai minori, l’uomo, il 43enne milanese ex vicino di casa della vittima, rispondeva così ai cronisti che gli facevano domande: “Non ho tempo adesso per i giornalisti e per spiegare perché ho lasciato il porno”. Sul fatto che i tatuaggi trovati sul cadavere fatto a pezzi fossero gli stessi proprio dell’attrice, la finta Carlo Maltesi alias Charlotte Angie, replicava: “Ah ho capito. mi hanno già detto diverse persone di quella ragazza. Io sto bene fortunatamente”.
Carol Maltesi aveva origini italo-olandesi ed era cresciuta in provincia di Varese, precisamente fra Busto Arsizio e Steso Calenda, dove aveva frequentato danza ed equitazione. Nel 2016, dopo la nascita della figlia, aveva iniziato a lavorare come commessa in una profumeria di Milano, prima di avvicinarsi al mondo dell’hard. Dopo aver girato diverse scene aveva deciso di abbandonare il settore, anche se non si conoscono precisamente i motivi. Durante un video pubblicato sui social nel 2020, Carol Maltesi aveva fatto un appello contro la violenza sulle donne: “Per combattere determinati pregiudizi noi donne dovremmo essere le prime a sostenerci. Si parla tanto di violenza fisica contro le donne ma è altrettanto importante parlare di quella psicologica perché comunque ti distrugge emotivamente ed è altrettanto grave . E se ne parla molto poco di questo”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CAROL MALTESI IN ARTE CHARLOTTE ANGIE, FERMATO IL VICINO DELL’ATTRICE HARD
È di Charlotte Angie, nome d’arte dell’attrice hard Carol Maltesi, 25 anni, il cadavere fatto a pezzi e gettato in quattro sacchi neri a Borno, nel Bresciano. Il ritrovamento era avvenuto per mano di un cittadino della zona, che si trovava a transitare lungo la strada di montagna che collega la provincia di Brescia a quella di Bergamo: dopo avere notato i bustoni, insospettito ne aveva aperto uno, ritrovando i resti di un corpo umano, fra cui anche quello di una mano femminile con lo smalto viola.
Nella mattinata di martedì 29 marzo 2022 si è diffusa la notizia dell’arresto del presunto responsabile dell’omicidio di Charlotte Angie: si tratta di un 43enne, amico e vicino di casa della ragazza, che ha confessato l’omicidio e l’occultamento nel corso di un interrogatorio al quale è stato sottoposto nottetempo dai carabinieri. Nei suoi confronti, confermano le agenzie stampa nazionali, è stato emesso un provvedimento di fermo per i reati di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere. Il delitto sarebbe addirittura avvenuto a gennaio e il corpo sarebbe stato conservato negli ultimi due mesi all’interno di un congelatore presente nell’abitazione della vittima.
CAROL MALTESI IN ARTE CHARLOTTE ANGIE: LEI LA VITTIMA DELL’OMICIDIO DI BORNO
Quando è stato rinvenuto il cadavere di Carol Maltesi in arte Charlotte Angie, smembrato in 15 pezzi, è stato complicato per gli investigatori dare un nome alla povera giovane. Si sapeva soltanto che si trattava di una donna grazie alla mano ritrovata, ma non c’erano altri elementi utili ai fini dell’identificazione della vittima. Tuttavia, i tatuaggi ancora parzialmente visibili sul corpo hanno indotto gli inquirenti a diffondere un comunicato al cui interno essi venivano descritti, permettendo così a persone da tutta Italia di contattare i militari per comunicare loro che quei tattoo erano del tutto simili a quelli tracciati sulla pelle di una donna celebre nel mondo del cinema per adulti.
A quel punto, emerso il nome di Carol Maltesi in Charlotte Angie, le forze dell’ordine hanno cominciato a lavorare con insistenza su questa pista, scoprendo che domenica 20 marzo la sua autovettura era transitata proprio nel territorio di Borno, ma alla guida non c’era la giovane, bensì un uomo che era risultato avere la disponibilità dell’auto stessa, in quanto controllato a bordo del veicolo in precedenti circostanze. Si trattava del vicino di casa 43enne, presentatosi al cospetto dei carabinieri per fornire informazioni sulla donna. Le contraddizioni che sono però emerse nella sua versione dei fatti hanno indotto il magistrato e i militari a muovergli alcune contestazioni, che si sono rivelate determinanti e hanno fatto crollare le sue certezze, inducendolo a confessare: Charlotte Angie l’ha uccisa lui.