Chat control, arriva la stretta dell’Ue su servizi di posta elettronica e messaggistica
Oggi, mercoledì 11 maggio la Commissione europea presenterà per la prima volta un progetto di legge dell’UE sul controllo obbligatorio delle chat. Il “chat control” sarà simile allo “SpyPhone” di Apple. La Commissione europea ha come idea quella di obbligare tutti i fornitori di servizi di posta elettronica, chat e messaggistica alla lettura dei messaggi alla ricerca di eventuali chat sospette. Il controllo avverrà in modo completamente automatizzato. Eventuali messaggi sospetti saranno inoltrati alla polizia nella lotta contro la pornografia infantile.
Il “chat control” – spiega il sito European Pirate Party – richiederà ai fornitori di monitorare e scansionare le comunicazioni dei cittadini. Si tratterà di un controllo di massa che supererà persino le crittografie end-to-end come quella di Whatsapp. Controllando dunque in modo massiccio le chat, i fornitori dovrebbero segnalare in modo automatico alla polizia postale messaggi e contenuti sospetti, con lo scopo di contrastare la pornografia infantile.
La denuncia di Breyer contro il chat control
L’eurodeputato e attivista per i diritti civili Dr. Patrick Breyer ha commentato così la proposta europea sul chat control a European Pirate Party: “Questo attacco di spionaggio ai nostri messaggi privati e alle nostre foto da parte di algoritmi soggetti a errori è un passo da gigante verso uno stato di sorveglianza in stile cinese. Il prossimo passo sarà che l’ufficio postale apra e scansiona tutte le lettere? Le associazioni di pedopornografia organizzate non utilizzano servizi di posta elettronica o di messaggistica, ma forum darknet“.
Breyer ha proseguito: “Con i suoi piani per violare la crittografia sicura, la Commissione europea sta mettendo a rischio la sicurezza generale delle nostre comunicazioni private e delle reti pubbliche, dei segreti commerciali e di stato per soddisfare i desideri di sorveglianza a breve termine. Aprire la porta ai servizi di intelligence stranieri e agli hacker è completamente irresponsabile. Per fermare il chat control, la comunità della rete deve farsi sentire”