Proprio nella giornata di Ferragosto – quanto la maggior parte dei lavoratori sono in ferie a godersi il sole e le grigliate – il sito DownDetector riporta ChatGPT down di tutti i suoi servizi: infatti sono centinaia e centinai gli utenti che faticano ad accedere al chat bot, tra caricamenti infiniti e disagi di vario tipo.



Per ora – almeno stando al sito e al profilo Twitter – non sembrano arrivare conferme da parte di OpenAI sul down di ChatGPT, ma (come vi anticipavamo anche poche righe fa) sono in centinaia gli utenti che – provando a raggiungere la ormai famosissima intelligenza artificiale – riscontrano alcuni problemi più o meno importanti: alcuni – si legge nei commenti su DownDetector – ci parlano di caricamenti infiniti; e mentre alti lamentano anche l’impossibilità di loggarsi con il loro profilo, altri ancora non riescono ad avviare neppure l’applicazione.



Impossibile – almeno per ora, ma probabilmente più tardi ci saranno degli aggiornamenti – prevedere quanto durerà il down di ChatGPT, ma guardando ai ‘precedenti’ storici possiamo anche supporre che tra poche ore tutto tornerà a funzionare regolarmente: chi tra voi non potesse fare a meno dei suggerimenti del chat bot di OpenAI dovrà (per così dire) accontentarsi dei servizi di altre IA, oppure – ancor più semplicemente – attendere fino a quando il tutto tornerà operativo.

ChatGPT down e disagi anche per l’IA Perplexity: cosa succede e il precedente di inizio giugno

Insomma, ChatGPT down ormai già da un’oretta e – tornando anche ai precedenti di cui parlavamo poche righe fa – sembra che sia stata coinvolta anche l’intelligenza artificiale ‘avversaria’ Perplexity (sviluppata e distribuita dall’omonima azienda): in questo caso le segnalazioni su DownDetector – pur in assenza di conferme dall’azienda – sono iniziate poco dopo le ore 18 e sembrano riguardare in larghissima parte il solo sito; mentre le applicazioni iOS ed Android dovrebbero funzionare regolarmente.



Uno scenario – insomma – del tutto simile a quello a cui avevamo assistito già all’inizio di giungo, quando ChatGPT era andata in down (e c’era rimasta, in quell’occasione, per un totale di circa tre ore) e l’avevano seguita a ruota anche Perplexity e l’IA Claude di Anthropic; mentre erano state ‘risparmiate’ solamente Bing di Microsoft e Gemini di Google: in quel caso – ed è possibile che oggi succederà qualcosa di simili – si era parlato di un sovraccarico dei server con migliaia di utenti che si erano rivolti alle IA meno performanti per sopperire alle mancanze di OpenAI; con l’esito (forse ovvio) di mandarle tutte in crash.