La domanda ricorre ogni dicembre, quasi come un tormentone: che cosa mangeremo il prossimo anno? Quali saranno le principali tendenze che ritmeranno le agende dell’industria alimentare e le scelte dei consumatori? Quali novità ci aspettano? Ebbene, puntuali proprio come dicembre, arrivano anche le risposte elaborate dal Trends Council di Whole Foods Market, una della più importanti catene distributive degli Usa. Che per il 2023 non mancano di riservare sorprese e curiosità. Eccole nel dettaglio della classifica dei 10 top trend previsti per i dodici prossimi mesi.
1) La stagione d’oro del Yaupon
Si chiama Yaupon ed è un cespuglio di agrifoglio tipico degli Stati Uniti sudorientali. Sembra essere l’unica pianta con caffeina nativa conosciuta nel Nord America: gli indigeni la trasformavano in tisane e la preparavano come una “bevanda nera” consumata durante i rituali di purificazione. Con il suo sapore delicato e terroso, e i suoi benefici unici, lo yaupon è diventato sempre più popolare: ad Austin, sede del quartier generale di Whole Foods Market, i baristi stanno persino sperimentando lo yaupon nei menu dei cocktail.
2) Il segreto sta nella polpa
Secondo un recente sondaggio di Morning Consult, un consumatore su tre utilizza un surrogato del latte almeno una volta alla settimana. Segno evidente dell’attenzione ormai riposta alle alternative ai prodotti tradizionali. Una tendenza che tocca anche la produzione industriale o artigianale. Riciclando gli scarti delle lavorazioni si possono oggi ottenere polpe di avena, soia e mandorle, utili al panettiere moderno per essere utilizzate come farine alternative e miscele per dolci.
3) I vegetali si sposano con la pasta
La parola d’ordine resta commistione. Dopo la stagione della pasta di ceci e degli gnocchi al cavolfiore, ora tocca alle alternative di pasta a base vegetale per aiutarci ad aumentare la nostra assunzione di frutta e verdura. Il risultato? L’incontro di un formato storico e tradizionalissimo come gli spaghetti con ingredienti quali zucca, cuori di palma e persino banane verdi.
4) La riscoperta del dattero
Coltivato e apprezzato fin dai tempi dell’antica Mesopotamia, il frutto disidratato spesso indicato come “caramella della natura” sta vivendo un grande rinascimento come dolcificante, non solo per i forni casalinghi. anche sotto forma di paste e sciroppi, Si ritrova nascosto in tutto, dal ketchup all’avena.
5) Pollame e uova, solo se da allevamenti sostenibili
Cresce l’attenzione dei consumatori verso la qualità di vita garantita negli allevamenti di polli. Sotto la lente c’è innanzitutto il benessere degli animali. Ma non si dimentica neppure la salubrità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole, ovvero di carne e uova. La sostenibilità in questo caso diventa quindi un driver al momento dell’acquisto.
6) Le alghe continuano a piacere
Sullo sfondo di un’era in cui i consumatori ricercano ingredienti alternativi e sperimentano nuovi sapori, le alghe in cucina guadagnano popolarità. Si tratta del resto di un alimento green per eccellenza – può assorbire carbonio nell’atmosfera – e molto versatile. Si pensi alla specie kelp che cresce rapidamente, non richiede acqua dolce o nutrienti aggiunti, è nutriente e ben si presta a essere utilizzata in numerosi piatti. Qualche esempio? Viene usata nella preparazione dei noodle, delle patatine, della salsa di “pesce” senza pesce e per molto altro ancora.
7) Attenzione al clima
La food industry è al lavoro per migliorare l’impatto sull’ambiente della produzione di alimenti e bevande. E questo impegno è, e sarà ancora più comunicato in futuro ai consumatori grazie alle etichette. Qui le aziende possono raccontare gli sforzi messi in campo a favore della sostenibilità, rispondendo alle attese di un consumatore che richiede a brand e retailer di fare di più in relazione alle questioni climatiche e in tema di inquinamento.
8) Retro Remix
Secondo le rilevazioni di Mintel Global Consumer, il 73% dei consumatori statunitensi apprezza i cibi che ricordano loro il passato. Una propensione che pone le basi affinché i piatti dal sapore nostalgico possano (ri)diventare mainstream. E così i prodotti retrò vengono reinventati, tenendo però conto di un cliente attento al benessere. In buona sostanza, si recuperano le vecchie ricette, confezionandole con ingredienti migliori e più adatti a diete equilibrate.
9) Solo il meglio per Fido
Più di 23 milioni di famiglie americane hanno adottato un animale domestico durante la pandemia. E davanti a un pubblico in crescita anche l’offerta di pet food si è maggiormente strutturata. Da segnalare in particolare, c’è l’esplosione degli integratori specifici come il brodo di ossa, ma in generale tutta la categoria sta mettendo a terra una crescita qualitativa.
10) L’ascesa dell’olio di avocado
Le frecce al suo arco – un alto contenuto di acidi grassi oleici e un alto punto di fumo – stanno consentendo all’avocado di diventare un ingrediente mainstream tra i prodotti confezionati. Ha, per esempio, spesso sostituito l’olio di colza e di cartamo nella produzione di snack, maionese, piatti pronti e altro ancora.
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