Per quanto la scienza sia spesso considerata ‘chiusa’ nei suoi schemi, si può solo immaginare quanto ingegno e intelletto sia necessario per essere considerati tra i più grandi visionari della storia. Tale merito è attribuibile a Stephen Hawking, tra i volti più autorevoli della scienza internazionale nell’ambito della fisica quantistica applicata alle leggi dell’universo. Il suo nome ci rimanda anche al calvario della malattia: la sclerosi laterale amiotrofica, meglio nota come SLA. Lo scienziato ha convissuto con la patologia praticamente per un’intera vita ma non ha mai arrestato la sua voglia di conoscere e scoprire.
Ma che cos’è la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), la malattia di Stephen Hawking? Innanzitutto, parliamo di una patologia neurodegenerativa e che dunque nel tempo amplifica la propria sintomatologia che divengono sempre più marcati. Dal punto di vista scientifico, la malattia consiste in uno scompenso di cellule motoneuronali che in maniera progressiva portano alla paralisi dei muscoli volontari.
SLA – sclerosi laterale amiotrofica – quali sono i sintomi e le tipologie esistenti della malattia di Stephen Hawking
Dalla semplice deglutizione alla respirazione, passando per i movimenti più comuni: il degenerare di una patologia come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) – malattia del compianto Stephen Hawking – pregiudica tali funzioni a causa della progressiva perdita delle cellule mononeuronali citate in precedenza: necessarie per la contrazione muscolare e dunque per tutto ciò che concerne le attività dei muscoli volontari del proprio corpo.
Quali sono i primi sintomi della sclerosi laterale amiotrofica (SLA), malattia di Stephen Hawking? Nei primi anni in cui la malattia si palesa in maniera visibile, gli effetti possono risultare variabili a seconda dell’organismo in questione; in genere, la prima parte del corpo a risentire della malattia è la porzione inferiore con riferimento agli arti. Ne consegue una deambulazione non più naturale e semplice, fino ad arrivare a circostanze ancora più ostiche come difficoltà nel comunicare fino al nutrimento. La sclerosi laterale amiotrofica, meglio conosciuta come SLA e che ha colpito anche il celebre e compianto scienziato può essere inoltre suddivisa in due tipi: esiste la forma familiare, che è dunque dovuta ad una mutazione genetica e risulta ereditaria. Il secondo tipo è invece la forma sporadica; ovvero influenzata dalla presenza di un gene che per l’appunto risulta responsabile della malattia senza il concetto di ereditarietà.