Checco Zalone torna in tv con “Cado dalle nubi“, il film che ha segnato il suo debutto sul grande schermo riproposto in replica martedì 16 giugno 2020 in prima serata su Canale 5. La pellicola, diretta da Gennaro Nunziante, con protagonisti Checco e Giulia Michelini è stato un successo senza precedenti incassando al botteghino ben 14.073.000 euro superando film internazionali come “New Moon”, il secondo capitolo della saga di Twilight. Un grandissimo successo per una storia che, come ha raccontato lo stesso attore pugliese, ha degli spunti autobiografici visto che lo stesso Zalone, proprio come il protagonista, si è trasferito a Milano dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza. Zalone si è ritrovato così a vivere in una città completamente nuova di cui non conosceva nulla. Una storia che ha convinto e fatto divertire tantissimo il pubblico al punto da diventare tra i film italiani con il maggior incasso di sempre. Dopo “Cado dalle nubi” sono seguiti “Che bella giornata”, “Sole a catinelle”, “Quo vado” fino all’ultimo “Tolo Tolo”.
Checco Zalone: tutti i suoi film sono un successo
Un successo dietro l’altro per Checco Zalone che, da quando nel 2009 ha debuttato sul grande schermo, si è imposto come il nuovo “re mida” del cinema italiano. L’attore e regista però durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera non ha nascosto il suo disappunto per la piega inaspettata che hanno preso satira e comicità in Italia. “Purtroppo non si può dire più nulla. Se riproponessi certe imitazioni di dieci anni fa, tipo quella di Giuliano dei Negramaro, mi arresterebbero. Oggi non potrei scherzare come facevo, che so, su Tiziano Ferro, o sugli uominisessuali” ha detto il regista e attore dopo le critiche e polemiche scoppiate per il film “Tolo Tolo”. Proprio nel film “Cado dalle nubi”, Zalone fa un simpatico siparietto dedicato al mondo dei gay con una canzone diventata una hit, ma ci tiene a precisare: “anche allora non schernivo gli omosessuali, è evidente; anche se forse non a tutti. L’unica cosa atroce qui è la psicosi del politicamente corretto. C’è sempre qualche comunità, o qualche gruppo di interesse, che si offende”. Le accuse di razzismo per via dell’ultimo film “Tolo Tolo” però Zalone le ha rinviate ai mittenti precisando a gran voce: “escludo che qualcuno possa essere così stupido da pensarlo davvero. Non sono razzista neanche verso i salentini, che per noi baresi sono i veri terroni. E neppure con i foggiani, anche se molti di loro si sono risentiti per una canzone che ho cantato da Fiorello”.