Perchè Checco Zalone si chiama così?

Luca Medici è conosciuto da tutti come Checco Zalone. L’attore e regista pugliese è diventato famoso con il nome d’arte, presentato per la prima volta sull’emittente pugliese Telenorba. Un nome d’arte che Luca Medici non ha mai cambiato anche quando è arrivato il grande successo e la popolarità. Anche sul palco di Zelig dove ha conquistato il grande pubblico, Luca Medici si è presentato come Checco Zalone. Il nome richiama l’espressione pugliese “che cozzalone!” e viene comunemente usata per indicare una persona rozza, tamarra. Il personaggio di Checco Zalone, infatti, è eccentrico, poco raffinato e racchiude tutto ciò che l’espressione “che cozzalone” indica.



CHI SONO GAIA E GRETA, LE FIGLIE DI CHECCO ZALONE?

Gaia e Greta sono le figlie di Checco Zalone. Innamorato delle sue bambine, l’attore e regista pugliese trascorre tutto il tempo libero che ha a disposizione con loro. Durante la quarantena, nel corso di una diretta condivisa con Fiorello e Jovanotti, le ha anche presentate ai fans. Gaia e Greta sono nate dalla storia d’amore con la compagna Mariangela Eboli. Nel 2013 Checco Zalone è diventato papò di Gaia, e nel 2017 di Greta. «Con 3,1 kg di peso, 47 cm di altezza, 30 mila euro di debito è nata oggi la mia splendida Gaia!», scriveva nel 2013 annunciando la nascita di Gaia. «Cari amici vi comunico che è nata la mia piccola Greta, un’altra femminuccia!», aveva, invece, scritto nel 2017 dopo la nascita di Greta.



CHI E’ MARIANGELA EBOLI, LA COMPAGNA DI CHECCO ZALONE?

Checco Zalone non è sposato, ma da anni vive una bellissima storia d’amore con Mariangela Eboli, conosciuta nel 2005 in un piano bar in Puglia, dove lui suonava e lei cantava. Mariangela ha spesso lavorato come comparsa nei film dell’attore e comico pugliese. Ha partecipato, infatti, ad alcune scene dei film “Cado dalle nubi” e “Che bella giornata“. Al momento, i due non sembrerebber avere intenzione di coronare il loro amore con il matrimonio. In un’intervista rilasciata qualche tempo fa ai microfoni de La Repubblica, infatti, Luca Medici ha dichiarato: “Di sposarmi mi sono scordato. Mariangela si è anche rivolta alla Corte Europea dei diritti dell’uomo… Ma la verità è che stiamo bene così“.



LE SCENE PIU’ BELLE DEI FILM DI CHECCO ZALONE

I film di Checco Zalone sono tra i più amati dal pubblico italiano. La prima pellicola con cui ha sbancato i botteghini è “Cado dalle nubi”. Tra le scene più belle ci sono la serenata alla sua Angela e l’esibizione in un locale gay sulle note di una hit che scatena la dura reazione dei presenti. Fantastico, poi, è l’incontro tra le due culture: Checco si presenta a casa di Marica dove si scontro con il padre di quest’ultima, leghista convinta. Infine, una delle scene più belle di Cado dalle nubi è sicuramente la lezione ai bambini dell’oratorio che divide in base al reato commesso dai genitori. “Allora, facciamo una cosa: i figli dei drogati lì mettiamo a sinistra, i figli dei reati contro il patrimonio, le rapine, tutte le altre cose a destra… Veloci, dai, che poi facciamo la partita di pallone drogati contro ladri”, dice nel film. In “Che bella giornata”, indimenticabile è la scena con i monaci buddisti mentre si occupa del servizio di sicurezza al Duomo di Milano: “Braccia scoperte, le zoccolette… oh, e che siamo alla spiaggia, qui?”. In questo film, inoltre, Checco affronta con ironia tagliente il problema della raccomandazione parlando degli abusi di potere durante un concorso per entrare nell’arma dei carabinieri. In “Sole a catinelle”, Checco Zalone s’improvvisa imprenditore per accontentare i desideri del figlio. Tra le scene più belle, c’è sicuramente l’insegnamento che dà al figlio mentre sono in barca. “Figlio mio, vedi questo lusso? Questo yacht…. Non voglio che pensi che questa è la felicità. Guarda laggiù… Quella è la felicità… No sta cacat di yacht”. Tra le scene più belle del film “Quo Vado” non si può non citare quella in cui Checco parla della tredicesima, una gioia che chi ha la partita iva non potrà mai provare. “Allora mettiamo caso che tu ogni mese prendi un cinghiale: a gennaio una freccia, un cinghiale; febbraio, una freccia, un cinghiale… poi arriva dicembre, tiri la tua freccina… e trovi due cinghiali! Ti è mai successo? Si chiama tredicesima… se il tuo cuore non conosce questa gioia allora taci, perché i tuoi dei ti hanno condannato alla partita IVA”. Infine, tra le scene più belle di “Tolo Tolo” che quella sulla citazione di Bertolucci. “Qui hanno fatto Il tè nel deserto”. “E lo fanno ancora?”. “Bertolucci”. Checco: “Qualsiasi marca, purché col limone”.