Una cheerleader transgender è stata espulsa da un college del Texas, accusata di aver soffocato una compagna di squadra di 17 anni, ma la stessa ha rimandato al mittente ogni accusa, dicendosi pronta a fare causa all’istituto scolastico. “Non c’è stato alcun contatto fisico”, sono le parole della 25enne Averie Chanel Medlock rilasciate ai microfoni del New York Post in occasione di un’intervista telefonica avvenuta lunedì scorso. “Stavo solo cercando di parlarne da adulto”. Stando a quanto spiegato dalla cheerleader transgender, il cui nome legale è Averie Chanel Satchell, la sua compagna di squadra, la 17enne Karleigh Jones, si sarebbe alterata dopo che la stessa si sarebbe rifiutata di comprarle una sigaretta elettronica.
L’accusata ha lamentato una disparità di trattamento, parlando di espulsione ingiusta: “Ci sarebbe dovuto essere un incontro con me – ha detto – non sono state fatte domande. L’allenatore non ha nemmeno capito la mia versione della storia”. Quindi ha aggiunto: “Se l’avessi aggredita, sarei in prigione. Il padre di Jones ha inventato bugie e mi ha fatto espellere dalla squadra”.
CHEERLEADER TRANSGENDER ACCUSATA DI AVER SOFFOCATO COMPAGNA: LE PAROLE DEL PROCURATORE
Diversa la versione del procuratore distrettuale della contea di Eastland Brad Stephenson, secondo cui: “Sicuramente c’è stata un’aggressione” e la cheerleader transgender “potrebbe essere stata apparentemente accusata di reato di classe A, ma penso che l’abbiano opportunamente accusato di reato di classe C. Il ranger l’ha accusata – ha aggiunto – e inoltre le ha dato una citazione per violazione di domicilio”.
Secondo quanto specificato dal Daily Mail, la ragazza sarebbe stata espulsa dal Ranger College in Texas dopo aver attaccato una compagna di squadra che l’aveva apostrofata con le parole “uomo con il pene”. Sempre stando al tabloid britannico, subito dopo l’aggressione la 17enne vittima e altre compagne di squadre si sarebbero rinchiuse in uno spogliatoio per salvarsi dalla furia della Medlock.