Jozef Hanuska, chef 47enne residente in Slovacchia, sarebbe sospettato di aver ucciso la compagna a Bratislava e di averne smembrato il corpo privandolo di cuore e intestino. Gli organi della donna, una 48enne che avrebbe condiviso un appartamento con l’uomo, sarebbero stati trovati dagli investigatori accanto al cadavere all’interno di un secchio. Dopo il delitto, sul corpo della vittima sarebbe stato posizionato un passaporto britannico.
Secondo una prima ricostruzione riportata dal Daily Mail, il cuoco avrebbe agito con particolare ferocia al culmine di una lite con la donna e l’allarme sarebbe scattato da una segnalazione di un parente dell’indagato. Lo chef gli avrebbe inviato un sms per informarlo della sua volontà di suicidio, ma all’arrivo della polizia sarebbe risultato irreperibile. Jozef Hanuska avrebbe lasciato la scena del crimine per darsi a una fuga finita in breve tempo, rintracciato in poche ore dagli inquirenti mentre si trovava nascosto in una cantina e arrestato con l’accusa di omicidio.
Il racconto di alcuni vicini dello chef Jozef Hanuska: liti frequenti con la compagna e un agghiacciante precedente in famiglia
Le indagini sul caso che riguarda lo chef 47enne Josef Hanuzka avrebbero portato a galla alcune testimonianze importanti. Tra queste, il racconto di alcuni vicini della coppia che avrebbero sentito più volte delle urla provenire dall’appartamento in cui poi si sarebbe consumato il delitto. Alcuni residenti del condominio avrebbero riferito di frequenti litigi, anche molto violenti, durante i quali la donna avrebbe chiesto al compagno di abbassare i toni. In una occasione, riporta il Daily Mail, avrebbero sentito lo chef minacciare la compagna di “staccarle la testa”. Dietro l’orrore si celerebbe un tessuto di pregresse violenze e di dipendenza dall’alcol.
Il caso di Josef Hanuzka avrebbe però anche un altro sinistro risvolto che affonda le radici nel suo passato e in particolare nella sua famiglia d’origine. Stando a quanto riportato dai media locali, infatti, lo chef oggi accusato dell’atroce morte della compagna sarebbe figlio di un uomo che fu giustiziato nel 1981 per l’omicidio di due donne avvenuto nel 1979. Il padre di Josef Hanuzka, Stefan Pantl, sarebbe noto alle cronache come “lo strangolatore di Bratislava”.