Chef Rubio è stato fermato a Roma con una tanica di sangue di maiale da 5 litri. Il celebre cuoco si apprestava a partecipare ad una manifestazione pro Palestina ed è stato fermato da una volante nell’ambito dell’attività di controllo del territorio. Gabriele Rubini è stato trovato con una tanica in plastica che, secondo gli inquirenti, conteneva cinque litri di una sostanza compatibile con sangue animale: questa si trovava all’interno dell’auto su cui viaggiava. Lo chef è stato portato al Commissariato Prenestino per gli approfondimenti del caso: lì ha spiegato di essere diretto alla manifestazione pro Palestina in programma venerdì mattina nei pressi del Ministero degli Affari Esteri.



Lo chef ha spiegato di voler prendere parte alla manifestazione per contestare un “atto di censura” di cui sarebbe stato vittima per la sua partecipazione a un programma televisivo argentino. Ha poi spiegato che dentro la tanica c’era sangue animale di origine bovina e suina, destinato a usi culinari. Gli agenti della Polizia Scientifica hanno campionato la sostanza per testare la sua provenienza animale. In un comunicato poi letto dai manifestanti, chef Rubio ha sottolineato: “Ogni sabato abbiamo marciato e ogni sabato marceremo finché la Palestina non tornerà libera”.



Chef Rubio protesta dopo “una censura” subita in Argentina

La manifestazione alla quale chef Rubio avrebbe dovuto partecipare era stata indetta davanti alla Farnesina per protestare contro quella che i manifestanti definiscono “una censura” subita da Rubini. In particolare, il riferimento è ad un’iniziativa enogastronomica dell’Istituto italiano di Cultura di Córdoba, in Argentina: Rubini vi aveva partecipato indossando una maglia palestinese. I video sarebbero però “stati rimossi dalle pagine ufficiali dell’Istituto Italiano di Cultura di Córdoba, organismo del locale consolato italiano”.



Come spiega l’Ansa, i manifestanti hanno sottolineato: “La censura avveniva poche ore dopo che lo stesso Rubio aveva condiviso gli stessi video sui propri canali social, lanciando un messaggio di solidarietà verso la Palestina e riprendendo un momento dell’iniziativa in cui semplicemente indossava una maglietta con la bandiera palestinese”. Proprio mentre si dirigeva a questa manifestazione, lo chef è stato trovato in possesso di una tanica in plastica con dentro cinque litri di una sostanza compatibile con sangue animale.