Chef Rubio querelato per un suo tweet dal forte sapore antisemita. Il 21 ottobre Gabriele Rubini, questo il nome del cuoco e personaggio televisivo, era intervenuto su Twitter definendo i cittadini israelianiesseri abominevoli” dando il via ad una discussione sotto al suo post che aveva “sdoganato” inaccettabili commenti da parte di molti utenti, molti dei quali di estrema destra. Da qui l’iniziativa di un medico trevigiano, il dottor Ilan Brauner, figura di spicco della comunità ebraica locale nonché tra i fondatori della Federazione Italia-Israele che, come riportato da “Il Messaggero”, ravvisando un’esplicita istigazione all’odio razziale nei confronti del popolo ebraico, ha deciso di intraprendere le vie legali nei confronti di Chef Rubio, non nuovo ad affermazioni contro Israele e il suo popolo.



CHEF RUBIO: “ISRAELIANI ABOMINEVOLI”

Nonostante la bagarre scatenata dal suo tweet lo scorso 21 ottobre, Chef Rubio ha ribadito la sua avversione contro quegli israeliani che poco prima aveva definito “essere abominevoli”. In risposta a chi gli faceva notare che il suo fosse un atteggiamento antisemita bello e buono, infatti, il cuoco ha rincarato la dose aggiungendo testualmente: “Free Palestine. Loro saranno sempre liberi, nonostante siano schiavi a casa loro. Non dimenticatelo mai. Israele non è una democrazia“. Come detto l’avversione di Chef Rubio nei confronti di Israele in quanto nazione e degli israeliani in quanto cittadini di uno stato illegittimo è nota. Era stata la stessa Federazione delle associazioni Italia Israele, qualche giorno fa, a promuovere una raccolta di firme per chiedere la sospensione del contratto che legava Chef Rubio ad un format di Discovery Channel. Poco dopo era stato il network a risolvere il contratto di Rubini, con inevitabile stuolo di polemiche.

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