“Mi fa ridere chi dice ‘elimina la carne, salvi la foresta!’. Se stanno bruciando l’Amazzonia è anche per monocolture di mais, canna da zucchero e soia. Se volete salvare il pianeta, spendete meno, consumate meno ed eliminate fisicamente i sovranisti“. Al tweet di Chef Rubio, popolare cuoco della tv nonché volto di diverse campagne pubblicitarie, seguono immancabili le critiche di chi – a suo dire – lo prenderebbe troppo alla lettera. Quella che per lui era una “palese soluzione fantascientifica” (come scrive in un altro post) è invece diventata la provocazione di un personaggio televisivo fazioso e “pericoloso” per le masse. Lo sostiene Giorgia Meloni: “Questo ‘cuoco tronista’, che fa spesso ospitate (a pagamento) su tv pubbliche e private, invita a ‘eliminare fisicamente i sovranisti’. Con ogni probabilità, è troppo incolto e troppo scemo per sapere che in anni passati, in Italia, a parole come quelle sono poi seguiti gli anni di piombo e le uccisioni di molti ragazzi”. Prosegue Meloni: “Chi predica l’odio e la violenza non dovrebbe trovare spazio e pubblicità sui media, in particolare su quelli pubblici. Oppure si vuole cominciare col sostenere che ‘uccidere un sovranista non è reato’ e che anzi è un dovere per ogni buon cittadino?”.
Botta e risposta tra Chef Rubio e Giorgia Meloni
A corredo del tweet, Chef Rubio inserisce le bandierine di Israele, Stati Uniti d’America e Brasile, lasciando intendere che il riferimento sia ai presidenti di questi Paesi. Nessuna frecciatina agli italiani, insomma, meno che mai a Giorgia Meloni. Rubio lo specifica in un commento su Instagram: “Non sentirti così importante da essere chiamata in causa. (…) Ti faccio i complimenti per la strategia scopiazzata e pure male da quelli che ti stanno sopra. Sta portando qualche like, quindi complimenti. Contento di avertene fatto prendere anche io, oggi”. Il tono è piuttosto aspro: improbabile che la Meloni porterà avanti ulteriormente la discussione.