Chef Rubio senza mezzi termini contro gli abitanti di Lampedusa, accusati di essersi arricchiti grazie all’emergenza migranti. Tramite un durissimo post social pubblicato su Instagram nei giorni scorsi, Chef Rubio sferra una serie di parole incandescenti destinate inevitabilmente a far discutere: “Lampedusa prima del “problema migranti” in quanti la cagavano? Pochi. Prima del 3 ottobre 2013 in quanti c’erano venuti a farsi gli aperitivi e i bagnetti? Pochi. Prima delle ipocrite parate istituzionali, dei film e il conseguente aumento del turismo in quanti avevano fatto palate di soldi (in nero)? Pochi”, scrive. A suo dire, chi arriva dal mare sarebbe messo nell’Hotspot che lui definisce “lager” e considerato dagli abitanti di Lampedusa “sgradito ospite”. Ma se quelle sue parole vengono considerate bollenti, la vera polemica si innesca dopo le giornate a bordo della Open Arms e dopo la conferenza stampa con Richard Gere. La causa della Ong non trova d’accordo i lampedusani ed è proprio contro gli abitanti dell’isola siciliana che Chef Rubio torna a scagliarsi sempre via social: “State mandando a fondo un’isola che pensate essere vostra ma che è semplicemente se stessa”.
CHEF RUBIO VS ABITANTI LAMPEDUSA: MINACCE ED INSULTI
Alle parole di Chef Rubio però, seguono anche quelle di coloro che si sentono chiamati in causa, ovvero gli abitanti di Lampedusa e che replicano a tono: “Tornatene a casa tua”, “Di Lampedusa non sai niente”, ed ancora, “il volontariato e l’umanità sono altre cose, non è business o favoreggiamento agli scafisti. Il popolo di Lampedusa ha sempre regalato vestiti, cibo, acque e tanto altro”. Nelle passate ore Rubio è tornato all’attacco con un nuovo post Instagram: “Lampedusa è un mondo nel mondo che si rivela in pochissimo tempo, ma di un tappeto non si possono guardare solo le magnifiche trame, bisogna alzarlo e vedere quanta polvere è stata nascosta sotto negli anni”, scrive. Non nega il grande cuore di coloro che la abitano, a partire dai pescatori, ma non può nascondere anche la dura realtà: “È anche l’isola della cocaina, della mafia e della camorra, dell’abusivismo edilizio e del nero, dei razzisti e dei parassiti, dei radar e dei tumori, del lager nella fossa e dell’indifferenza”, aggiunge. Da qui l’appello ad andare a Lampedusa ma a soggiornare solo in strutture gestite da “brava gente”, riservando invece indifferenza a coloro che hanno solo speculato su morti innocenti e naufragi. “Da quando ho portato a galla verità scomode e ho spezzato lance a favore degli ultimi e chi con gli ultimi combatte m’hanno minacciato, insultato, aggredito e esortato a lasciare quanto prima l’isola”, rivela Rubio. Ma nonostante questo va via portandosi dietro dei ricordi bellissimi ed il cuore gonfio grazie alle persone perbene che ha conosciuto. Quindi ha concluso: “non tornerò con Tv al seguito come in molti mi han chiesto, ma lo faccio solo per evitarvi patetiche e ipocrite stese di tappeti rossi su cui i parassiti sperano di salire. Tornerò così come son venuto, da persona comune tra le persone perbene. A presto #Lampedusa”.