Cher, 75 anni da poco compiuti e con oltre 50 di carriera alle spalle, aveva accennato proprio nel giorno del suo compleanno che la Universal Pictures aveva in produzione un film sulla sua vita. La pellicola vedrà la produzione degli stessi produttori di “Mamma Mia!”, Judy Craymer e Gary Goetzman, con Eric Roth che ne curerà invece la sceneggiatura. Oggi la cantante è tornata a parlarne in occasione di un episodio del podcast Just for Variety, durante il quale ha spiegato che, conoscendo le persone che lavoreranno al biopic, è sicura che ascolteranno le cose che ha da dire, “ma ciò non significa che avrò il taglio finale”.

I casting per selezionare gli attori non sarebbero ancora iniziati, intanto lei ha espresso la sua volontà di vedersi interpretare da un’attrice ancora sconosciuta. Dopo aver recitato in una decina di film di successo, non è ancora sicuro quando sarà possibile rivederla sul grande o sul piccolo schermo. Intanto, nel corso della chiacchierata con Just for Variety, Cher ha raccontato di quando le è stato proposto di essere nel cast di “Mamma Mia! Here We Go Again” e di quello che è stato il suo primo pensiero: “Penso che interpreterò una nonna“.

Cher e le attività sociali

Ad oggi Cher è considerata un’icona della cultura pop e tra gli artisti più famosi e di successo della storia contemporanea, con oltre 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Inoltre, è una delle più stimate icone gay femminili di tutti i tempi: il figlio Chaz Bono è transgender e un attivista dei diritti degli omosessuali. Nel podcast la cantante ha raccontato di aver avuto dieci anni quando sua madre l’ha presentata a un gruppo di parrucchieri a Palm Spring e ha pensato: “Perché questi uomini sono molto più divertenti degli uomini che conosco?”. Da quel momento è stata una specie di storia d’amore.

Un’altra storia d’amore è stata documentata recentemente in “Cher & the Loneliest Elephant“, documentario che l’ha vista protagonista nel salvare un elefante maltrattato di nome Kaavan dallo zoo di Islamabad. E’ riuscita a farlo trasferire in un santuario in Cambogia dopo averne sentito parlare grazie ai suoi fan su Twitter: “Lo volevano così tanto. Anche se mi continuavo a dire ‘Sono solo un entertainer, cosa si aspettano che io faccia?‘”. E invece, mettendosi in contatto con Mark Cowne, ha fondato anche il gruppo di salvataggio animali Free the Wild: “Ho cantato ‘My way’ a Kaavan, il veterinario ha detto che era la canzone preferita dell’elefante. Ma è stato terribile, non cantavo da quando è scoppiata la pandemia da Covid”.