Arrivano buone notizie sulla situazione a Chernobyl. Dopo l’allarme lanciato dal ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha spiegato che la disconnessione dalla rete elettrica della centrale nucleare non dovrebbe comportare alcun impatto critico sulla sicurezza: “Il carico termico della piscina di stoccaggio del combustibile esaurito e il volume dell’acqua di raffreddamento presso la centrale nucleare di Chernobyl sono sufficienti per un’efficace rimozione del calore senza necessità di alimentazione elettrica”.
Sempre su Chernobyl, pochi minuti fa è arrivato un commento dal ministero della Difesa russo con il viceministro Nikolaj Pankov. Come riporta Nova, l’autorità del Cremlino ha messo nel mirino i nazionalisti ucraini: “I nazionalisti ucraini hanno commesso una provocazione estremamente pericolosa: hanno attaccato le strutture della rete elettrica che forniscono energia alla centrale nucleare di Chernobyl”. (Aggiornamento di MB)
“CHERNOBYL, POSSIBILI PERDITE RADIOATTIVE IN 48 ORE”
Sono parole decisamente inquietanti quelle rilasciate dal ministro degli esteri ucraino, Dmitry Kuleba, in merito alle centrali nucleari del Paese. Stando allo stesso nel giro di 48 ore, due giorni, non sono da escludere perdite radioattive. Attraverso il proprio profilo Twitter ha infatti cinguettato: “Entro 48 ore potrebbero esserci perdite radioattive”, riferendosi alla centrale di Chernobyl, che ricordiamo, è da giorni in mano ai militari russi e si è di fatto fermata.
Stando a quanto specificato da Kuleba, i generatori diesel di riserva che servono per alimentare Chernobyl hanno una capacità di sole 48 ore, e passato quel lasso di tempo non sono da escludere dei malfunzionamenti. “Successivamente – ha proseguito Kuleba – i sistemi di raffreddamento dell’impianto di stoccaggio del combustibile nucleare si fermeranno, rendendo imminenti le perdite di radiazioni. La barbara guerra di Putin mette in pericolo l’intera Europa. Deve fermarsi immediatamente!”.
CENTRALE NUCLEARE DI CHERNOBYL, L’AIEA PREOCCUPATA
L’Aiea, Agenzia internazionale dell’energia atomica, ha fatto sapere che i russi hanno tagliato i ponti da Chernobyl all’estero in quanto i sistemi che permettono di controllare a distanza il materiale nucleare della stessa centrale, hanno smesso di trasmettere i dati di monitoraggio: “La trasmissione a distanza dei dati dei sistemi di controllo dei sistemi di sicurezza installati nella centrale è stata tagliata”, si legge sul comunicato ufficiale dell’agenzia, anche se Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha fatto sapere di avere “il controllo della situazione”.
In ogni caso l’Aiea resta in tensione: “Sono profondamente preoccupato dalla situazione difficile e stressante in cui si trova il personale della centrale di Chernobyl e dai rischi potenziali che questo comporta per la sicurezza nucleare”, ha detto Rafael Mariano Grossi, il direttore dell’Agenzia, spiegando di essere pronto a recarsi di persona a Chernobyl. Ricordiamo che i militari di Putin hanno preso il comando anche della centrale di Zaporizhzhya, la più grande della nazione, bombardata lo scorso 4 marzo.