Marcell Jacobs è il nuovo campione olimpico dei 100 metri e il suo allenatore, Paolo Camossi, è intervenuto negli studi televisivi di Rai Uno in occasione della puntata di “Unomattina Estate” andata in onda quest’oggi, venerdì 6 agosto 2021. Un’intervista rivelatasi propedeutica a rivivere quella storica finalissima, inclusi i retroscena non ancora emersi. Come rivelato dal tecnico, l’azzurro era molto sereno e tranquillo e ha gestito con assoluta calma i momenti pre-gara. “Quando è andato in call room – ha affermato Camossi –, sul mio telefono è giunto un messaggio con una foto dei tempi della semifinale. Marcell aveva toccato i 42,7 km/h, un chilometro orario più rapido di tutti gli altri”.
A quel punto, l’allenatore si è rivolto al suo atleta, dicendogli: “Marcell, cosa fa l’uomo più veloce del mondo alle Olimpiadi? Va e vince. Quell’uomo sei tu, hai un chilometro orario di vantaggio sui rivali”. Parole che hanno indubbiamente fatto scattare una molla nella testa del centometrista, anche se nessuno aveva la garanzia di avere già l’oro al collo. C’è poi stata la falsa partenza, durante la quale Marcell è rimasto immobile e ha abbozzato un sorriso. “Lui corre con il sentimento buono dell’amore, non è mai contratto o nervoso – ha spiegato Camossi –. A volte sembra non si impegni a fondo, ma in realtà è il suo modo di correre. La falsa partenza gli ha dato ancora più tranquillità e l’oro conquistato pochi minuti prima da Tamberi gli ha dato uno sprint in più”.
MARCELL JACOBS, IL TECNICO PAOLO CAMOSSI: “CRITICHE? ALL’INIZIO DANNO FASTIDIO, POI…”
Un’amicizia, quella con “Gimbo“, davvero speciale, tanto che, come rivelato da Paolo Camossi, il saltatore “veniva spesso nei nostri appartamenti e giocavano insieme alla PlayStation. Finire questa spedizione con un doppio oro olimpico è qualcosa di pazzesco: per noi, per il Paese”. La consapevolezza di sé, però, Jacobs sembra essersela guadagnata nel tempo: “In tanti mi avevano sconsigliato di scommettere su di lui, perché si faceva sempre male – ha aggiunto l’allenatore –. Io ho da subito creduto nelle qualità di Marcell, come atleta e come uomo. Compie 4,6 passi al secondo”.
Per quanto concerne le critiche, esse “all’inizio danno fastidio, poi ti rendi conto della pochezza di certe parole, di quanto si rosica quando non si vince. Evidentemente qualcosa nella preparazione degli USA non ha funzionato, come dimostra l’eliminazione della 4×100 in semifinale”.