Dire c*zzate significa essere più intelligente: questa è la conclusione alla quale sono giunti gli autori di uno studio scientifico pubblicato sulla rivista “Evolutionary Psychology”, secondo cui le persone che hanno una maggior predisposizione a inventare spiegazione per giustificare concetti diversi hanno la tendenza ad avere un’intelligenza superiore a coloro che, invece, trovano faticoso, per non dire impossibile, abbandonarsi all’improvvisazione e ricorrere a qualche castroneria tattica pur di uscire da una situazione complicata o, comunque, imbarazzante.



L’esito di questa ricerca è stato riportato da “Vice”, che sottolinea come gli studiosi abbiano coinvolto nella loro approfondita attività di analisi e di indagine ben 1.017 partecipanti, prendendo in considerazione tutte le correlazioni esistenti tra le capacità cognitive, la predisposizione a dire stupidaggini e abilità nel farlo. In particolare, alle persone coinvolte sono stati fatti visionare dieci concetti, chiedendo loro di valutarli con una scala di valutazione che va da “non ne ho mai sentito parlare” sino a “lo conosco bene”.



CHI DICE C*ZZATE È PIÙ INTELLIGENTE: LO RIVELA UNO STUDIO

Tuttavia, è emerso che sei di questi concetti erano reali, ossia esistono davvero nella realtà, mentre altri quattro erano stati spudoratamente inventati. Le loro denominazioni? Scala del congiuntivo, frazione dichiarativa, autonomia genetica e accettazione neurale. Come si legge su “Vice”, per definire la capacità di ognuno dei soggetti coinvolti di raccontare c*zzate, a 534 persone è stato domandato di produrre una spiegazione soddisfacente per ognuno dei dieci concetti presenti nel test, senza preoccuparsi di stabilire se fossero effettivamente veri, ma unicamente di risultare convincenti nelle loro spiegazioni.



Agli altri esaminati, definiti “valutatori di str*nzate”, è stato chiesto di valutare quanto queste fossero accurate: così, i ricercatori hanno stabilito che la maggior parte di coloro che si sono dimostrati in grado di generare definizioni esaustive, o comunque convincenti nonostante la falsità dei contenuti, hanno ottenuto i punteggi più alti nei test di intelligenza fluida non verbale, utili a decretare la capacità di analizzare e risolvere problemi. “Nel complesso – hanno concluso gli autori del lavoro – l’abilità di produrre str*nzate soddisfacenti può servire ad aiutare gli individui a navigare nei sistemi sociali, sia come strategia energeticamente efficiente per impressionare gli altri sia come segnale onesto della propria intelligenza”.